giovedì 1 giugno 2023

Mugnano, la Società Tennis Tavolo compie 50 anni

Raccontare della Stet Mugnano (Società Tennis Tavolo) è per me un grande onore. Una realtà che ha attraversato mezzo secolo e ha segnato e segna ancora la storia sportiva di questa città. Si pensi ai tanti sacrifici che hanno fatto tutti i suoi atleti, a coloro che l'hanno diretta e quelli che lo fanno ancora oggi. E soprattutto a colui che seminò l'idea: Lino Cacciapuoti, il quale in tutti questi anni ha curato con amore e passione quel seme fino a farlo diventare una quercia solida, forte contro tutte le avversità affrontate lungo il percorso di questi cinquant'anni. Tutto solo per devozione a quella idea per cui la pratica sportiva è maestra di vita, e forma i cuori e gli intelletti dei giovani. Ebbene, tutto questo fa rabbrividire. Chi mai avrebbe scommesso nei riguardi di una simile avventura? In quel locale di venti metri quadrati sottostante la presidenza del Club Napoli Calcio, su suggerimento di Lino Cacciapuoti dato al presidente Carmine Ruggiero, fu installato un tavolo da ping-pong per far sì che i calciatori scaricassero la tensione agonistica. Poi quella stanzetta angusta divenne la palestra in cui si costituì il C.N.S.Te.T. (Club Napoli Sezione Tennis Tavolo) sempre per volontà di Lino Cacciapuoti che ne fu responsabile e anche pongista della squadra e vincitore di un titolo italiano. Nel settantotto ci si affiliò alla Federazione e la denominazione tramutò in Società Tennis Tavolo Mugnano. I primi a fare parte di quella squadra, oltre allo stesso Lino, furono Antonio Miluccio, Mimmo Ronza, Francesco Frascogna, Gennaro Palladino, Enzo Citarella, Giovanni Lucca e il primogenito del presidente Ruggiero, Gennaro. L'intrepida ventura iniziò dai tavoli della serie D, e da allora la società prese il volo con l'entusiasmo e le qualità di numerosi atleti e atlete come Rosaria Mauriello, la quale contribuì arricchendo la bacheca di 24 titoli. Senza, però, tralasciare la prestigiosa acquisizione del cinese Huang Liang e successivamente di Ding Xi Min. Con lo stesso affetto che ho sempre nutrito per questa società storica voglio ricordare il mitico "zi Vicienzo" (Vincenzo Agrillo), stimato e rispettato da tutti, del quale non credo ci sia qualcuno che possa dire il contrario. Persona gentile e paziente con noi, piccoli irrequieti. Figura emblematica e gestore di quel micro tempio dello sport, sempre pieno di ragazzi a consumare, per ore e ore, quella tavola di legno, mentre decine di noi addossati al muro rivestito in plastica in attesa di giocare. Io avevo undici anni e spesso non avevo i soldini e puntualmente quando perdevo, non potendo dare la mia parte, ricorrevo alla parola magica, la quale consisteva nel dire al pazientissimo "perla degli uomini" così si dice di persone speciali: zi' Vicie', passa papà. Forte del fatto che erano amici. Sarà retorica, luogo comune o altro, ma quei giorni sono davvero indimenticabili, come è indimenticabile la storia fin qui della grande mitica Stet, fucina di tanti atleti che hanno sorpreso noi e loro stessi per i traguardi raggiunti. E pertanto credo sia doveroso che l'Amministrazione comunale debba degnamente commemorare i 50 anni dell'illustre e blasonata Stet Mugnano. Del resto, cosa dire se non evviva lo sport, evviva la Stet Mugnano e altri, ancora, di questi meravigliosi anni.

Per una cronologia dettagliata dei 50 anni di attività, vi consigliamo di accedere al link sottostante cui vi permetterà di collegarvi all'intervista rilasciata da Lino Cacciapuoti nel 2021 al sito della Federazione. 



(Nella foto inizio pagina il Presidente del Club Napoli Carmine Ruggiero, Lino Cacciapuoti e Vincenzo Agrillo. Da tutti noi conosciuto come zi'Vicienzo in una foto degli anni settanta, concessaci gentilmente da Lino Cacciapuoti)


Tessera del Club Napoli Mugnano
di un giovanissimo Antonio Miluccio,
il quale fu uno dei primi pongisti
della mitica Stet.



testi di Carmine Cecere 

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