Don Andrea Cipolletta

 Il 6 marzo 2021, è ricorso il ventennale della sua scomparsa. E' stato il primo parroco della parrocchia di Sant'Alfonso e San Luigi in Via Napoli. La notte di Natale del 1972 celebrò la messa inaugurale della struttura, e da allora in poi diede respiro cristiano ad un quartiere sovrappopolato e per decenni abbandonato a se stesso. "Un'opera in cui Don Andrea ha perseverato instancabilmente nel corso degli anni senza venir mai meno a quella che sentiva come la sua missione principale: l'annuncio della Parola di Dio. Ed in quest'opera non si è mai tirato indietro dinanzi a nulla, ha portato avanti la sua missione senza mai risparmiarsi, fino alla fine, anche quando la malattia metteva già a dura prova le sue forze". Il sito dove oggi vi è la parrocchia dei SS. Alfonso e Luigi fu deciso dal Cardinale Corrado Ursi, con decreto del 4 giugno 1970. L'appezzamento di terreno era un beneficio parrocchiale di San Castrese in Marano; già durante i lavori della nuova chiesa fu data nomina come primo parroco al Rev. Don Andrea Cipolletta. La vasta struttura, la cui forma vuole rappresentare una nave in cammino, è composta dalla casa canonica, la sala teatro, e due sale per riunioni e attrezzature sportive, tra cui un campo di bocce e campo di basket. Il 7 dicembre del 1974 fu consacrata dal Cardinale Ursi. Con queste poche righe vogliamo ricordare un uomo della nostra terra, un uomo che amò la sua gente e che dalla stessa fu amato. Così recitava Anna Piccirillo in un'opera letteraria a lui dedicata nel 2002. "La sua personalità è stata pregnante ma discreta, umile, senza mai prevaricare la grandezza del Messaggio del Signore, è passato nella nostra vita quasi in punta di piedi, per aiutarci ad essere cristiani migliori. Ora serio e severo, quasi burbero, ora allegro, spiritoso e giocoso, è stato di volta in volta, padre, amico, fratello maggiore, pastore per le pecorelle a lui affidate, abituate ad avere in lui un punto di riferimento così scontato che forse non ci siamo mai accorti di quanto contasse per noi, se non quando lo abbiamo perduto. Perché è proprio questo che abbiamo provato noi che la parrocchia la fiequentiamo con costanza, si, ma solo per le celebrazioni liturgiche. Forse è per questo che sentiamo il bisogno di esprimergli ciò che non abbiamo mai saputo dirgli di persona: grazie!".


Una foto degli anni '70

Cimitero consortile di Mugnano e Calvizzano
Tomba di don Andrea Cipolletta

testo di Carmine Cecere 

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