Il monumento ai caduti

Era il 1921, quando si pose in essere l’iniziativa di costruire un monumento per la memoria dei caduti mugnanesi della “Grande Guerra”. Ai figli che avevano immolato la propria vita per la liberazione del suolo italico dalla minaccia dell’imperialismo austro-ungarico era doveroso dare il giusto riconoscimento con la realizzazione di un sacrario dove venissero scolpiti a perenne ricordo i loro nomi. Nella seduta consiliare n°35 del 6 agosto 1921, con verbale n°35 e seduta novembre 1921, n°50, il Presidente-Sindaco cavalier Giuseppe Vallefuoco propone all’assemblea la costruzione di un simulacro a ricordo dei tragici eventi, come si evince dal dibattimento. “…dal Presidente si è proposto essere oramai il tempo di onorare quei nostri concittadini che caddero sui campi di battaglia per la nostra cara Patria, col nome d’Italia sulle labbra. Il Consiglio deliberava un fondo di lire 800 che è conservato nei registri passivi, ma detta somma non basta, ed occorrono per la lapida da porgere nel luogo più centrale del paese e per le onoranze altri fondi che si potrebbero raccogliere dalla generosità dei cittadini. Il Consigliere avvocato Aiello propone che una Commissione composta nella maggior parte da reduci della guerra si interessi della raccolta delle offerte. Il Presidente si associa, e così il Consiglio, a voti unanimi approva la proposta, ed autorizza lo stesso Presidente alla nomina della Commissione con l’autorizzazione a tutti i provvedimenti per onorare degnamente i nostri eroi caduti sui campi della gloria”. Con l’avvento del fascismo l’argomento monumento ritorna di nuovo tra gli scranni del Consesso mugnanese; di fatti, nella seduta consiliare del novembre del 1923, il consigliere Ing. De Liso Domenico lancia la proposta per edificare un monumento a favore dei caduti del 15-18. Asserendo che in tutti i paesi del regno ve ne fosse uno tranne in quel di Mugnano. L’assemblea approvò la proposta all’unanimità, ipotizzando un costo di circa quattromila lire. Alcuni mesi prima una simile proposta era già stata avanzata dal Commissario Prefettizio Giovanni Palumbo e cioè: si proponeva la costruzione del parco della rimembranza in onore dei caduti della grande guerra da costruirsi su di un suolo comunale, di circa 400 mq., nella zona di San Giovanni a Carpignano. Con un costo presunto di 2900 lire. L’opera fu realizzata sul finire degli anni venti ed era composta da una lapide su cui furono incisi i nomi dei soldati caduti e con ai lati due lastre di bronzo rappresentanti scene di guerra. Con l’abbattimento della vecchia casa comunale fu rimosso anche il sacrario di cui i resti, però, se ne persero le tracce. Negli anni ottanta, con l’ennesima ristrutturazione della piazza centrale, fu realizzato un monumento che lasciò la maggior parte dei cittadini senza parole, infatti nessuno mai seppe spiegarsi qual’era il nesso tra quelle lastre di ferro simili a vele e i caduti. Un ulteriore tentativo fu fatto con la nuova ristrutturazione della piazza eseguita nel 2001/2002, dove un nuovo monumento dedicato ai caduti fu realizzato nel centro della piazza e rimosso anch'esso nel 2008 sostituito da una lapide nel 2009, posta sotto il porticato della Casa comunale e che oggi è divenuto il luogo dove sedersi senza alcun rispetto per quei giovani i quali immolarono le loro vite per la patria. Facendo i conti sono trascorsi circa 90 anni e ancora non si è “onorato degnamente” coloro i quali, come disse nel 1921 l’allora sindaco Giuseppe Vallefuoco, “sono caduti sui campi della gloria”. Al contrario di quanto innanzi riportato, tuttavia le amministrazioni post-belliche del secondo conflitto mondiale e quelle più recenti, però, hanno dimenticato che di morti ce ne sono stati altri ancora; e di questi, invece non se ne conosce alcunché. Sparita l'associazione dei "Reduci e Combattenti" sita in Piazza Municipio è sparita anche la memoria di chi è morto combattendo per la patria ma che la patria non ha riconosciuto loro l'estremo sacrificio nemmeno ricordandoli come accadde per coloro che lottarono e perirono nel primo conflitto mondiale. Spero tanto che un giorno accada che  un'amministrazione coscienziosa possa dare un giusto riconoscimento con la costruzione di un monumento degno di tale nome ai mugnanesi che morirono per la nostra libertà.

Secondo tentativo del
monumento ai caduti 

Terzo tentativo di monumento
Ai caduti mugnanesi della
Grande Guerra realizzato
Sul finire degli anni '90
Amministrazione Maturo 

L'attuale lapide commemorativa
dei caduti della Grande Guerra
Amministrazione Palumbo 


testo di Carmine Cecere

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