Consiglio Comunale 1901

Gli atti deliberativi del Consiglio Comunale del 1901, tratti dall'Archivio storico del Comune di Mugnano di Napoli

Premessa

Dopo mesi di intenso lavoro possiamo dirci di essere davvero soddisfatti, finalmente un'iniziativa singolare. L'idea, promossa dal nostro sito e accolta con entusiasmo dal Comune (Aut. Prot. n°19425 del 30/10/2006 documentazione depositata), ha preso corpo dopo tre mesi di infinite scansioni fotografiche e trascrizione di centinaia di pagine. I verbali, rigorosamente scritti a mano con rara bellezza calligrafica, tracciano, in un certo qual modo, il percorso sociale e storico della nostra comunità. Attraverso la lettura dei testi si noterà la metamorfosi di un paesello che nel 1901 contava circa 500 nuclei familiari. In questa prima sessione pubblichiamo le delibere del Consiglio Comunale del 1901. I testi sono riportati in forma integrale e senza alcuna correzione. Ci teniamo a precisare che questo lavoro è inedito ed è pubblicato in esclusiva solo su questo sito. Ricordiamo, inoltre, agli utenti che quanto pubblicato è da noi ritenuto patrimonio culturale usufruibile da tutti e a titolo gratuito, ma è pur vero comunque che tale risorsa è tutelata dalla Legge 22 aprile 1941 nr. 633 e seguente. Pertanto, coloro che senza alcuna autorizzazione scritta, useranno quanto pubblicato a scopo di lucro, saranno perseguiti a norma di legge. Per qualsiasi uso si prega di contattare l'autore del blog. Pertanto, siamo certi che questo viaggio nel tempo sarà di vostro gradimento. La storia della nostra comunità consultabile direttamente da casa vostra, seppur una parte dei registri e non tutta l'opera digitalizzata.


Anno 1901

N°13 - Verbale di descrizione della prima convocazione.

L’anno millenovecentouno, il giorno diciassette del mese di aprile, nella Casa Comunale di Mugnano di Napoli. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza alle ore 17,30. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, e i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cozzolino avv. Francesco, 2° Imperatore Francesco, 3° Napolano Giovanni, 4° Giannetti Luigi, 5° Taglialatela Mattia, 6° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale Giuseppe Petroli. Il Presidente, dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri che con lui non formano numero legale per la prima convocazione ha dichiarato questa deserta, avvertendo i Consiglieri presenti che saranno per la seconda convocazione invitati a domicilio. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma è stato sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere anziano e dal Segretario.(sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Giuseppe Vallefuoco; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N°14 - Dimissioni del Consigliere sig. Cipolletta Andrea.

L’anno millenovecentouno, il giorno diciannove del mese di aprile nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza alle ore 18,00. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, e i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cerino Carmine, 2° Cerino Salvatore, 3° Cipolletta Costantino, 4° Giannetti Luigi, 5° Grasso Vincenzo, 6° Imperatore Francesco, 7° Liccardi Biagio, 8° Napolano Giovanni, 9° Taglialatela Mattia, 10° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 11° Vallefuoco notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente, dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di dodici pur la pur dico seconda convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperto la seduta alle ore 18,30.Indi il Presidente medesimo riferisce al Consiglio che il Consigliere signor Cipolletta Andrea ha fatto pervenire le sue dimissioni motivate da ragioni di famiglia. Fa dar lettura dal Segretario della lettera di dimissioni, non senza manifestare che il Consigliere Cipolletta è fermo nel proposito di abbandonare la carica cui, le sue giornaliere occupazioni non permettono di accudire. Invita perciò il Consiglio a votare per schede segrete sulla accettazione o meno delle presentate dimissioni. Non essendovi alcuno che chiedeva parlare, si è passato alla votazione per schede segrete, con l’avvertenza da parte del Presidente, che chi crede accettare le dimissioni scriver debba si, i contrari no. Sono assunti a scrutatori i sigg: Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e Taglialatela. Eseguitasi la votazione si è avuto il seguente risultato: presenti e votanti n° 12. Schede nell’urna 12. Schede col si n°12. Indi il Presidente ha proclamato accettate ad unanimità le dimissioni del Consigliere Signor Cipolletta Andrea.


N°15 - Accettazione del prestito di lire 92400, con la Cassa Depositi e Prestiti.

Indi il Presidente medesimo riferisce al Consiglio che con R. (Regio) Decreto del ventiquattro marzo millenovecentouno, è stato concesso a questo Comune il prestito di lire novantaduemilaquattrocento chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti. In conseguenza il Consiglio deve nella odierna seduta accettare il prestito suddetto e all’uopo presenta il seguente ordine del giorno: il Consiglio Comunale Riferendosi alle proprie deliberazioni del ventinove ottobre e sette novembre millenovecento, approvate dalla Giunta Provinciale amministrativa in adunanza del diciannove dicembre millenovecento e relative alla contrattazione di un prestito di lire novantaduemilaquattrocento coll’Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti, con diciannove voti favorevoli sui venti consiglieri assegnati al Comune. 1° Delibera di accettare il prestito di lire novantaduemilaquattrocento (Lire 92400) concesso a questo Comune sulla Cassa Depositi e Prestiti col Regio Decreto del ventiquattro marzo millenovecentouno, e di accettarlo alle condizioni generali stabilite dalle leggi e Regolamenti vigenti non meno che alle condizioni speciali fissate nel R. Decreto di concessione. Ritenendo quindi che, a norma di tali condizioni, la restituzione alla Cassa mutuante della somma del prestito, compresi gli interessi al saggio del quattro e cinquanta per cento dovrà essere eseguita in trentacinque annualità di lire cinquemilacentonovantaquattro e centesimi trentotto ciascuna, e che queste annualità sono da pagarsi dal Comune a rate bimestrali di lire ottocentosessantacinque e centesimi settantatre ognuna, mediante applicazione di eguale tangente della sovrimposta sui terreni e fabbricati e rilascio di altrettanti delegazioni sull’Agente incaricato della riscossione della sovrimposta comunale ai termini dell’art. 17 della Legge 27 maggio 1875 n° 2779 e delle disposizioni del relativo Regolamento 9 dicembre 1875 n° 2802; 2°: delibera di sovrimporre alle imposte dirette sui terreni e fabbricati tanti centesimi addizionali quanti valgano a formare il predetto annuo di lire cinquemilacentonovantaquattro e centesimi trentotto (£. 5194.38) corrispondente alla somma suddetta. 3°: delibera che la imposizione di tale sovrimposta colla speciale applicazione alla estinzione delle annualità del prestito stesso e la decorrenza delle delegazioni relative debbano incominciare dall’anno successivo a quello della somministrazione del prestito e debbano continuare per tutti i trentacinque anni assegnati all’amministrazione del prestito; 4°: delibera che tale quota annua di sovrimposta abbia a ritenersi delegata come si delega irrevocabilmente pro solvendo e non pro soluto alla Cassa dei Depositi e Prestiti ed abbia ed essere inserita annualmente in distinta sede nella parte attiva dei bilanci del Comune per tutta la durata del periodo di ammortizzazione con riferimento a questa deliberazione, e vi venga contrapposta nella parte passiva dei bilanci stessi, fra le spese obbligatorie pel periodo di anni suindicato , l’annualità di cui il Comune è debitore per il rimborso del prestito, essendo naturalmente inteso che il Comune dovrà esso medesimo soddisfare alla Cassa quanto questa non potesse conseguire per mezzo delle delgazioni; 5°: delibera infine che, per la esecuzione di quanto sopra , sia dal Sindaco qual Presidente della Giunta municipale, annessa, ai termini dell’art. 17 della sovracitata Legge 27 maggio 1875 e del relativo regolamento, una delegazione per ogni annualità di ammortamento del prestito, e così trentacinque delegazioni per la somma di lire cinquemilacentonovantaquattro e centesimi trentotto (£. 5194.38) ciascuna sull’Agente incaricato di riscuotere, per conto del Comune, le sovrimposte sui terreni e sui fabbricati, quali delegazioni saranno pagabili in rate bimestrali di lire ottocentosessantacinque e centesimi settantatre (£. 869.73) ognuna. Non essendovi alcuno che chieda di parlare per alzata e seduta mette a votazione il predetto ordine del giorno, che viene approvato ad unanimità. Fanno da scrutatori i sigg: Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e Taglialatela Mattia. Dal che si è redatto il presente verbale che previa lettura e conferma viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Giuseppe Vallefuoco; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N°16 - Provvedimenti circa lo sbalzo dei generi soggetti a dazio.

L’anno millenovecentouno, il giorno trenta del mese di aprile nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza alle ore 19,00. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i sigg: 1° Cerino Salvatore, 2° Cozzolino avv. Francesco, 3° De Magistris Lucio, 4° Giannetti Luigi, 5° Imperatore Francesco, 6° Liccardi Biagio, 7° Napolano Giovanni, 8° Tafuri Angelo, 9° Taglialatela Mattia, 10° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 11° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominativo, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di dodici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperto la seduta alle ore 19,15. Indi il Presidente medesimo riferisce che durante la passata gestione dell’appaltatore daziario, questi aveva accordato ad alcuni contribuenti il diritto dello sbalzo dei generi introdotti soggetti a dazio, e poscia esportati. E poiché nel subentrare all’appaltatore l’amministrazione comunale, molti contribuenti hanno fatto premure per ottenere quella stessa facilitazione che godevano sotto la gestione in appalto, egli si è creduto nel dovere di interpellare in proposito il Consiglio comunale sull’accordare o meno, cioè, la detta facilitazione. Apre la discussione sul riguardo. Il Consigliere Napolano esprime il parere che non possa ne debbasi accordare la chiesta facilitazione sia perché è contraria alla legge, la quale ad agevolare il commercio ha preveduti i depositi, sia perché lo sbalzo è la causa necessaria delle frodi specie in questo Comune che non ha una vera cinta daziaria, ma invece una quantità di vie di campagna che difficilmente possono in tutte le ore essere sorvegliate. S’aggiunga inoltre che l’accordare tale facilitazione è notevole per l’avvenire nel caso che si voglia, come si dovrà di certo, appaltare il dazio consumo, giacché i concorrenti terrebbero presenti tale circostanza nel fare le loro offerte; e non solo: lo sbalzo comprenderebbe in massima parte generi soggetti a dazio governativo, sul quale non è dato ai Comuni di transigere in verum modo né di accordare facilitazioni, dappoiché ciò costituirebbe un pessimo precedente laddove il Governo dovesse a se assumere la riscossione.

(interviene il Consigliere Cipolletta Costantino)

Napolano, conchiude col proporre che non si accordi lo sbalzo per ragioni di legalità e di convenienza. Cerino Salvatore esprime l’idea di accordare lo sbalzo per tre mesi in linea di esperimento. Giannetti Luigi, assicura il Consiglio che essendo egli stato appaltatore daziario per molti e molti anni, lo sbalzo ha dato sempre pessima prova. I Consiglieri Cipolletta, Cozzolino e Liccardo, ciascuno a sua volta, dichiarano che la questione ha bisogno di uno studio ponderato prima di venire decisa, perché mentre sono d’accordo nelle ragioni di legalità espresse da collega Napolano, essi sono impressionati dal fatto che il negare lo sbalzo, significa apportare un danno enorme a molti negozianti ed arrestare le attività commerciali di essi. Vallefuoco Sac. Giuseppe propone che si rimandi ad altra tornata qualunque decisione: nel frattempo si studierebbe meglio la questione, tanto più che sul riguardo si è interpellata l’Amministrazione comunale di San Giovanni a Peduccio, paese eminentemente commerciale, sul se esista o meno inquel Comune e come regolato il dritto dello sbalzo, e non ancora si è ottenuto risposta. Nel frattempo il Sindaco potrebbe anche informarsi presso altri Comuni. Il Sindaco Presidente è del parere che si debba decidere subito su tale questione, dappoiché hanvi dei negozianti che attualmente fanno sbalzare i generi e bisogna che egli sul riguardo sappia come regolarsi. Interviene il Consigliere Capasso cav. Pasquale. Vallefuoco insiste nella fatta proposta di rimando, alla quale si associano vari altri consiglieri, tanto più che il Consiglio all’uopo potrà essere convocato a breve scadenza: a lunedì per esempio. In allora si decida pure in merito allo sbalzo già eseguito dai negozianti. Prega quindi il Presidente di mettere ai voti la proposta.Il Presidente mette ai voti per alzata e seduta la proposta di rimando, ed essa viene approvata ad unanimità. Il Presidente proclama l’esito della votazione a cui hanno assistito gli scrutatori sigg: Capasso, Taglialatela e Vallefuoco Notar Giuseppe.


N°17 - Parere circa la riforma dello Statuto del Pio Monte del Purgatorio.

Il Presidente quindi ha dato comunicazione al Consiglio delle modifiche e delle aggiunte apportate allo Statuto del locale Monte del Purgatorio da quell’Amministrazione in seguito ad avviso datone dall’On.le Consiglio di Stato, ed invita poscia il Consiglio comunale ad esprimere sul riguardo il suo parere ai sensi dell’art. 62 della Legge 17 Luglio 1890.Il Consigliere Vallefuoco notar Giuseppe fa notare che le modifiche e le aggiunte, siccome si è inteso, sono avvenute per suggerimento del Consiglio di Stato: perciò il Consiglio comunale può benissimo dare il suo parere favorevole su di esse, avendolo già dato sull’intero scordinamento del detto Statuto nella tornata 10 dicembre 1898. Ed il consiglio votando per alzata e seduta, con gli scrutatori come per legge, esprime parere favorevole sulla riforma dello Statuto del Pio Monte del Purgatorio.


N°18 - Nomina dei delegati per la Commissione di R. Mobile.

Indi lo stesso Presidente in conformità dell’ordine del giorno di questa tornata, ha iniziato il consiglio a procedere alla scelta dei delegati di questo Comune per la nomina della Commissione Mandamentale di Ricchezza Mobile che dovrà funzionare nel biennio 1902 – 903, dando nel contempo comunicazione della circolare prefettizia in data 16 aprile corrente n°17926. Dopo breve scambio di idee si è passato alla votazione per schede segrete, e si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n°14, maggioranza 8, schede n°14. Al signor Capasso cav. Pasquale voti n°14 Al signor Vallefuoco notar Giuseppe voti n°14 Al signor De Magistris Lucio voti n°14 Al signor Napolano Giovanni voti n°14 Al signor Taglialatela Mattia voti n°14 Il Presidente assistito dagli scrutatori signori Capasso, Vallefuoco sac. Giuseppe e Liccardo Biagio, ha proclamati nominati i suddetti cinque individui. Dal che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e da me Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Giuseppe Vallefuoco; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N°19 - Variazioni al bilancio 1901 pel pagamento del personale daziario.

L’anno millenovecentouno, il giorno sei del mese di Maggio, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza alle ore 19,00. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Chianese Francesco, 3° Cirino Carmine, 4° Cirino Salvatore, 5° De Magistris Felice, 6° Giannetti Luigi, 7° Grasso Vincenzo, 8° Imperatore Francesco, 9° Liccardo Biagio, 10° Napolano Giovanni, 11° Tafuri Angelo, 12° Taglialatela Mattia, 13° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 14° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di quindici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperto la seduta alle ore sette e mezza. Indi il Presidente medesimo in ordine al primo capo dell’ordine del giorno che venne per l’ora tarda rimandato alla presente seduta, e cioé “Variazioni al bilancio 1901 pel pagamento del personale daziario” riferisce che in seguito alla dichiarata decadenza dell’appaltatore daziario e alla assunzione del dazio per parte del Comune, il personale addetto alla riscossione e cioè i commessi e le guardie, dappoiché da capo ufficio funziona il Segretario, deve essere pagato dal Comune salvo ad essere rimborsato della relativa spesa dal cessato appaltatore a cui dauno, secondo il capitolato, dovrà gestirsi il dazio. Per provvedere quindi al pagamento e alla conseguente emissione dei mandati, bisogna provvedere al fondo in bilancio, e perciò, trattandosi di una vera e propria partita di giro, propone che il fondo assegnato al passivo art.70 del bilancio corrente “spese da essere rimborsate, sia aumentati di lire quattromila, potendosi tanto più o meno calcolare la spesa cui si andrà incontro pel resto di questo anno: e altrettanto si potrà fare sul corrispondente articolo dell’attivo cui si imputerà mese per mese quella parte di riscossione del dazio corrispondente alla spesa delle guardie. Non essendovi alcuno che muova obiezioni, mette a partito per alzata e seduta la fatta proposta, che viene approvata ad unanimità. Fanno da scrutatori Grasso, Liccardo e Taglialatela.


N°20 - Provvedimenti circa lo sbalzo dei generi introdotti nel Comune e soggetti a dazio consumo.

Indi il Presidente ricorda che il Consiglio già ebbe a trattare il presente capo dell’ordine del giorno e comunica che sia a Secondigliano, sia a S. Giovanni a Teduccio che in altri paesi di dove ha avuto informazioni per iscritto ed a voce non esiste lo sbalzo dei generi soggetti a dazio consumo introdotti nel Comune. Apre sul riguardo la discussione e prega il Consiglio di prendere una decisione per potersi regolare opportunamente, quale Sindaco, con i contribuenti. Napolano riassumendo tutte le ragioni da lui suddette nella presente seduta contrarie allo sbalzo propone che il Consiglio non lo ammetta sia perché esso è contrario alla legge la quale ha tenuto di mira il commercio con la ristituzione dei depositi e con le introduzioni temporanee, sia perché esso da facile e sicuro adito alle frodi oltre all’essere un grave impiccio per la contabilità daziaria. Vari Consiglieri si associano alle idee svolte dal Napolano, e perciò il Presidente mette a votazione per alzata e seduta la fatta proposta, la quale viene approvata ad unanimità, intendendosi con esso non ammesso dal Consiglio lo sbalzo dei generi soggetti a dazio introdotti nel Comune. Da scrutatori i sigg: Vallefuoco Sac. Giuseppe e notar Giuseppe e De Magistris Felice.


N°21 - Provvedimenti per la sistemazione delle strade interne via Chiesa e Orologio.

Il Presidente quindi crede inutile richiamare l’attenzione del Consiglio sullo stato di completa rovina in cui trovansi le due principali strade interne, cioè la via Chiesa e Via Orologio, che traversano il paese in tutta la sua lunghezza e sono le più importanti e più trafficate stante che da Napoli menano a Giugliano. La Giunta provvederà, almeno per via Orologio che è la più rovinata, ad una riattazione radicale e definitiva. La spesa di certo non sarà lieve, ma essendo le dette strade provinciali vi dovrà in buona parte concorrere la Provincia, cui nulla si potrà chiedere se non si elevi il progetto: crede quindi che su ciò debba provvedere il Consiglio. Napolano si associa a quanto ha detto il Presidente e propone quindi che si mandi al Sindaco di nominare un ingegnere con l’incarico della redazione del progetto di sistemazione pattuendo con esso, possibilmente, che in caso di messa in opera del progetto compilato nulla debba pretendere di percentuale dal Comune, ma solamente dall’appaltatore assumente i lavori. Il Presidente mette a votazione per alzata e seduta la proposta Napolano che viene approvata ad unanimità. Scrutatori i sigg: Vallefuoco Sac. Giuseppe, De Magistris Felice e Taglialatela.


N°22 - Proposta del Consigliere Cirino per l’abolizione della tassa Esercizi e rivendite e sostituzione della tassa fuocatico.

Indi il Presidente da la parola al Consigliere Cirino Salvatore il quale svolge una sua proposta tenente ad abolire pel seguente anno 1902 la tassa Esercizi e rivendite sostituendola con quella fuocatico, dappoiché ritiene questa più equa e più razionale che non quella, la quale colpisce solo una categoria di persone: oltre a ciò il bilancio comunale se ne potrà di molto avvantaggiare ed il proponente ritiene che ne abbia proprio bisogno perché questo anno il bilancio stesso si chiuderà con un forte disavanzo stante il mancato introito del dazio consumo e la perdita che su di esso avrà il Comune con la gestione in economia. Napolano combatte la proposta Cirino dappoichè innanzi tutto ritiene che la tassa focatico sia più odiosa di quella esercizi e rivendite la quale in certo modo colpisce un reddito che il più delle volte si può determinare, mentre la fuocatico colpisce l’agiatezza più o meno di una famiglia, agiatezza che è ben difficile determinare ed è quasi una parola vaga. In secondo luogo l’art.164 della Legge comunale e provinciale ha stabilito con un ordine progressivo i Comuni, in caso d’insufficienza delle loro rendite, quali tasse possono applicare: ed egli ritiene che nella applicazione tale ordine debba seguirsi e non si possa quindi applicare il fuocatico prima di avere applicato la tassa Esercizi e rivendite. È del parere quindi che si debba rigettare la proposta Cirino. Cirino insiste sulla fatta proposta cui si associa il Consigliere Vallefuoco Notar Giuseppe, e presenta il seguente ordine del giorno: “Il Consiglio, udita la discussione, delibera: abolire pel seguente anno 1902 la tassa esercizi e rivendite sostituendola con la tassa fuocatico, demandando alla Giunta la compilazione dello schema del regolamento e tariffa. Dal che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma dico. Il Presidente in conseguenza mette a votazione l’ordine del giorno presentato per alzata e seduta. Si astiene il Consigliere Giannetti Luigi. L’ordine del giorno risulta approvato con voti tredici contro uno, cioè il Consigliere Napolano che ha votato contrario. Assistono gli scrutatori sigg: De Magistris Felice, Cirino Salvatore e Liccardo Biagio. De che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Felice De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N°23 - Verbale di diserzione della 1° convocazione.

L’anno millenovecentouno, il giorno venticinque del mese di Maggio, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sette pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Fabrizio Capece Minutolo, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° De Magistris Lucio, 3° De Magistris Felice, 4° Giannetti Luigi, 5° Tafuri Angelo, 6° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente, dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri i quali colui non formano il numero legale per deliberare in prima convocazione, dichiara deserta la seduta ed avverte i presenti che saranno convocati a domicilio per la seconda convocazione. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N°24 - Nomina del Capo d’Ufficio daziario.

L’anno millenovecentouno, il giorno trenta del mese di Maggio, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sette. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cirino Carmine, 3° Cirino Salvatore, 4° Cozzolino Francesco, 5° De Magistris Lucio, 6° Liccardo Biagio, 7° Tafuri Angelo, 8° Taglialatela Mattia, 9° Vallefuoco Sac. Giuseppe - Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di undici per la seconda convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore sette e mezza. Indi il Presidente, fatta sgombrare la sala e chiudere le porte, dà lettura delle istanze presentate dai signori 1° Pagliara Antonio fu Giacinto, 2° Ortioli Carlo fu Giuseppe, 3° Cozzolino Federico fu Gennaro, 4° Giannetti Giovanni di Luigi, e di tutti i documenti annessi alle prime due. Quindi apre la discussione in merito. Dopo breve discussione il Consiglio su proposta del Consigliere Vallefuoco notar Giuseppe delibera ad unanimità di rimandare ad altra tornata la nomina del capo d’ufficio daziario.


N°25 - Conto 1899.

Il Consiglio quindi non ha proceduto come per legge alla nomina del Presidente provvisorio, dappoiché il conto 1899 non riguarda punto la gestione dell’attuale Sindaco – Presidente, entrato in carica in Ottobre del decorso anno 1900. Cosicché il Presidente, essendo il Consiglio chiamato a discutere il conto 1899, ha fatto dar lettura dal Segretario prima del conto morale reso dalla Giunta comunale e poscia ?scritta relazione fatta dai revisori del conto in esame ed il Consiglio preso atto del Conto morale reso dalla Giunta municipale; intesa la relazione dei revisori dei conti; delibera ad unanimità di approvare, siccome approva il Conto 1899 con un attivo di £. 75771.61 ed un passivo di lire 75755.91 e inconseguenza on un avanzo di cassa di lire 19.70. La predetta votazione venne eseguita, in seguito a speciale ordine del giorno messo ai voti per alzata e seduta dalla Presidenza, con la assistenza degli scrutatori Sigg. Liccardo, Tafuri e Cozzolino e previo allontanamento dalla sala degli Assessori presenti signori: Taglialatela Mattia, Vallefuoco Sac. Giuseppe – Vallefuoco Notar Giuseppe e Cirino Carmine. In conseguenza il conto consuntivo per l’esercizio finanziario 1899 si chiude col risultato di cui nel prospetto che segue nel modello del conto. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Lucio De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 26 - Ratifica di deliberazione d’urgenza della Giunta Comunale.

L’anno millenovecentouno, il giorno diciotto del mese di Giugno, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore diciannove. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cipolletta Costantino, 3° Cirino Carmine, 4° Cirino Salvatore, 5° De Magistris Felice, 6° De Magistris Lucio, 7° Giannetti Luigi, 8° Grasso Vincenzo, 9° Liccardo Biagio, 10° Napolano Giovanni, 11° Tafuri Angelo, 12° Taglialatela Mattia, 13° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 14° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di quindici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore diciannove. Indi il Presidente medesimo fa dar lettura dal Segretario della deliberazione presa in via d’urgenza dalla Giunta comunale nella seduta del primo Giugno, autorizzante il Sindaco a stare nel giudizio promosso dal Signor Ruggiero Giuseppe di Calvizzano con atto per l’usciere Conte di Napoli, e soggiunge che il Consiglio è chiamato a ratificarla o meno. Il Consigliere Cipolletta chiede chiarimenti in ordine alla citazione stessa, che vengono forniti dalla Presidenza e dall’Assessore Vallefuoco il quale dice che l’Amministrazione non è certamente incline? Alle liti, ma nel caso, non essendovi il danaro pronto per tacitare il Ruggiero, occorreva autorizzare il Sindaco a resistere al giudizio allo scopo di evitare una seconda citazione ad una condanna contumaciale, e si ritardò tale autorizzazione e fu necessario quindi una deliberazione d’urgenza, perché si sperava in giorno in giorno la riscossione del prestito col quale si sarebbe pagato il Ruggiero, e la citazione quindi sarebbe rimasta di minimo effetto. Non essendovi altri che chieda di parlare il Presidente mette a votazione per alzata e per seduta la ratifica della deliberazione d’urgenza 1 à Giugno, ratifica che viene approvata ad unanimità. Assistono alla votazione, quali scrutatori i Signori: Vallefuoco Sac. Giuseppe, Taglialatela e De Magistris Felice.


N° 27 - Istanza dell’ex appaltatore daziario Sig. Grasso Felice suoi cauzionanti.

Indi il Presidente fa dar lettura dal Segretario di una istanza pervenutagli, diretta al Consiglio, dall’ ex appaltatore daziario Sig. Grasso Felice e dai suoi cauzionanti, con la quale essi implorano dalla bontà del Consiglio che non si proceda agli atti esecutivi contro di essi e che invece siano ammessi a pagare il loro debito a rate annuali di lire seicento ognuno, riconoscendo detto debito a tutto il 28 marzo u.s. epoca in cui lasciarono, per l’avvenuta decadenza, la gestione del dazio. Il Consiglio all’unanimità chiede che la discussione su tale oggetto segua a porte chiuse,e perciò il Presidente fa sgombrare la sala e chiudere le porte al pubblico. In seguito di che, dopo che vari consiglieri hanno espresso sul riguardo la loro opinione, in generale, favorevole per l’accoglimento della istanza. Il Consiglio, letta la istanza presentata dal sig. Grasso Felice e dai suoi cauzionanti, il nove corrente mese, nonché quella del 29 marzo u.s. a cui la prima si richiama; considerato che essa possa meritare accoglimento per ragioni di indole morale e legati, dappoiché una espropriazione contro i richiedenti equivarrebbe lo stesso che gettare sul lastrico una numerosa famiglia tra cui quattro vecchi ottaugenari, ed il Comune prima di ricuperare il suo avere dovrebbe anticipare un paio di migliaia di lire per le spese, tenendole impedite fino a quando non venisse venduta la proprietà, dal cui ricavato può esser dubbio se arrivi ad indennizzarsi della porta principale delle spese anticipate; considerato che lo stato finanziario del Comune non permette di anticipare e tenere impedita somma alcuna occorrente per dette spese; ad unanimità delibera: Autorizzare il Sindaco a tenere pel momento, sospeso l’inizio degli atti di esecuzione, cui venne autorizzato con deliberato del 1° aprile u.s. e manda al Sindaco ed alla Giunta di stipulare coll’ex appaltatore Sig. Grasso Felice e con i suoi cauzionanti una convenzione, che, nei riguardi del Comune non avrà effetto se non approvata da questo Consiglio, sulle seguenti base: 1° che, pur rinunziando il Comune allo incameramento della cauzione ed alla riscossione in danno come dall’art.70 del capitolato, l’ex appaltatore ed i suoi cauzionanti riconoscono il debito che per qualsivoglia titolo, risulterà a loro carico alla data del 29 marzo u.s.. 2° che tale debito, venga escomputato in anni otto a rate eguali, a cominciare dal 1902, scadenti il 15 agosto e il 15 dicembre d’ogni anno. 3° che l’ipoteca attualmente esistente, venga estesa a lire diecimila, cioè a più di quanto si ritiene possa ammontare il debito dell’appaltatore. 4°: che la tassa di ricchezza mobile che per avventura possa essere accertata a carico del Comune in dipendenza del credito in discussione, venga esclusivamente soddisfatta dai debitori. 5° che le spese tutte occorrenti per la convenzione, estensione di ipoteca ed albo sieno a carico dei debitori. 6° che mancandosi per qualsiasi ragione ad uno dei patti stabiliti, specie alla puntualità dei pagamenti rateali, resta nulla e come non avvenuta la stipulata convenzione, ed il Comune viene reintegrato in tutti i diritti, niuno escluso, derivategli dal Capitolato d’oneri, sul quale ebbe effetto il contratto d’appalto.


N° 28 - Conferma del Segretario comunale.

Continuando la seduta a porte chiuse, e perché deve trattarsi della conferma del Segretario comunale, questi si allontana dalla sala, ed il Consiglio, su proposta del Presidente, ad unanimità assume a Segretario provvisorio il Consigliere Vallefuoco Notar Giuseppe. Indi il Presidente apre la discussione sul presente capo dell’ordine del giorno. Il Consigliere Cipolletta crede, per vari motivi, prematura la conferma a norma di legge e cioè per un sessennio del Segretario comunale ed è che su questo capo dell’ordine del giorno non sarebbe avvenuta discussione alcuna, dappoichè il Segretario Signor Petroli da un anno e mezzo che presta servizio presto (presso) questa Amministrazione ha già dato quella luminosa prova della sua capacità, onestà e del suo zelo che possa da chiunque richiedersi per dichiararlo con coscienza meritevole della conferma per un più lungo periodo di tempo al posto finora occupato, in conseguenza egli non può associarsi al parere del collega Cipolletta, in quanto che il richiedere un maggiore esperimento potrebbe intendersi sfiducia sull’opera finora prestata e che il Segretario abbia finora demeritato, cosa questa che con lealtà e coscienza non può dirsi, perché al contrario il Comune non poteva avere un funzionario sotto tutti i rapporti migliore del Petroli che, classificato al primo posto nel concorso che venne bandito e fra ben diciassette concorrenti ha saputo ben rispondere alla aspettativa ed alla fiducia in lui riposta. Per tali ragioni egli prega il collega Cipolletta perché non insista nella espressa opinione, dappoichè il rimandare l’affare alle sedute autunnali porterebbe di conseguenza o il procedere, come può farsi oggi, alla conferma sessennale oppure il prolungare per un altro anno la nomina biennale, non potendosi licenziare il Segretario per mancanza di diffida nei termini di Legge. Replica il Consigliere Cipolletta dichiarando che non si supponga essere mosso da odio o da fatti personali; egli ha espresso un semplice parere ritenendo essere più utile nell’interesse del Comune un maggiore esperimento, ma visto le insistenze del collega Vallefuoco, desiste da ogni altra osservazione. Il Consigliere Sac. Vallefuoco presenta quindi il seguente ordine del giorno: il Consiglio “Considerato che le stesse ragioni che determinarono la nomina del sig, Petroli Giuseppe a Segretario di questo Comune non sono per nulla venute a mancare, anzi nei due anni di esperimento la solerzia, l’onestà e la capacità riscontrate nel Segretario hanno quelle ragioni ribadite, e sono motivo per non privare il Comune di un tale funzionario. Delibera – Confermare il nominato signor Petroli Giuseppe a Segretario comunale per un sessennio a norma di Legge. Vari Consiglieri si associano all’ordine del giorno Vallefuoco e chiedono che sia messo a partito. Il Presidente quindi mette a votazione per schede segrete l’ordine del giorno Vallefuoco, avvertendo che coloro i quali vogliono approvarlo scrivano si, i contrari no. Eseguitasi la votazione sotto l’assistenza degli scrutatori sigg. Vallefuoco Sac. Giuseppe, Taglialatela Mattia e De Magistris Felice, si è avuto il seguente risultato: presenti e votanti n°15 schede rinvenute nell’urna n°15. Schede col si 15. In conseguenza il Presidente proclama approvato ad unanimità l’ordine del giorno Vallefuoco, e quindi confermato ad unanimità per un sessennio al posto di Segretario comunale il Sig. Petroli Giuseppe. Stante l’ora tarda il Consiglio ad unanimità rimanda il prosieguo dell’ordine del giorno ad altra tornata da destinarsi dal Sindaco. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 29 - Provvedimenti relativi al personale daziario.

L’anno millenovecentouno, il giorno ventinove del mese di Giugno, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sei e mezza pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cirino Carmine, 2° Cirino Salvatore, 3° Cozzolino Francesco, 4° De Magistris Felice, 5° Giannetti Luigi, 6° Grasso Vincenzo, 7° Liccardo Biagio, 8° Napolano Giovanni, 9° Taglialatela Mattia, 10° Vallefuoco Sac. Giuseppe 11° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di dodici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore sette. Indi il Presidente medesimo richiama l’attenzione del Consiglio sul presente capo dell’ordine del giorno, affinché il Consiglio stesso stabilisca la somma da spendersi mensilmente pel personale tutto addetto alla riscossione, giacchè quello esistente non è affatto sufficiente: occorre infatti non solo il capo d’ufficio ma eziandio? un capo guardia per la sorveglianza dei posti, e della cinta, e l’aumento di qualche guardia necessario per le perlustrazioni notturne che attualmente vengono eseguite dalle guardie campestri. Dopo varia discussione il Consigliere Vallefuoco Sac. Giuseppe propone che il personale addetto alla riscossione del dazio consumo venga stabilito, anche in conformità del regolamento in vigore, in un numero di dieci guardie, in inserviente, un capo guardia e un capo d’ufficio, in modo che la spesa relativa non superi le lire quattrocentosessanta mensili. Interviene il Consigliere De Magistris Lucio. Messa ai voti per alzata e seduta la suddetta proposta, viene approvata ad unanimità. scrutatori i signori Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e Taglialatela.


N° 30 - Nomina del Capo Ufficio daziario.

Il Consiglio ad unanimità rimanda ad altra tornata il presente capo dell’ordine del giorno.


N° 31 - Provvedimenti relativi al personale delle guardie campestri.

Indi il Presidente medesimo dichiara al Consiglio che si è incluso nell’ordine del giorno il presente capo dappoichè sono generali le lagnanze sul modo come funziona il personale delle guardie campestri che ha bisogno di un riorganizzamento: si è quindi portata la questione al Consiglio per quei provvedimenti che crederà opportuno di prendere. Il Consigliere Napolano riconosce in effetti che il servizio non procede in modo regolare e confessa che ritiene superflua la spesa che gravita sul bilancio comunale per le guardie campestri delle quali egli crede si possa fare a meno: forse ciò è pure nell’animo sia dei suoi colleghi della Giunta, che di quelli del Consiglio: epperciò egli propone che per ogni buon fine si mandi alla Giunta di diffidare pel seguente anno le guardie campestri. Vallefuoco Notar Giuseppe si associa alle opinioni espresse dal collega Napolano e soggiunge che è proprio il servizio che deve essere riorganizzato e quindi propone diffidarsi pel primo Gennaio 1902 il corpo delle guardie campestri salvo i provvedimenti di riorganizzamento in sede di bilancio, soggiungendo che in tal modo il Consiglio è libero, senza tema di ledere dritti acquisiti, di apportare se crede su questa spesa una certa economia. Napolano si associa all’ordine del giorno Vallefuoco. Il Presidente quindi lo mette a votazione per schede segrete, avvertendo i consiglieri che coloro che intendono approvarlo scrivano si i contrari no. Eseguitasi la votazione si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n°13. Schede rinvenute nell’urna n°13. Schede col si n°13. “Il Presidente assistito dagli scrutatori sigg: Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e De Magistris Felice, proclama l’esito della votazione. De che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 32 - Verbale di diserzione della 1° convocazione.

L’anno millenovecentouno, il giorno dodici del mese di Luglio, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sei e mezza pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cipolletta Costantino, 2° De Magistris Felice, 3° Giannetti Luigi, 4° Grasso Vincenzo, 5° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 6° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri i quali con lui non formano il numero legale per deliberare in prima convocazione, dichiara deserta la seduta ed avverte i presenti che saranno convocati a domicilio per la seconda convocazione. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 33 - Nomina del Capo ufficio daziario.

L’anno millenovecentouno, il giorno quindici del mese di Luglio, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sei e mezza pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cipolletta Costantino, 3° De Magistris Felice, 4° De Magistris Lucio, 5° Giannetti Luigi, 6° Grasso Vincenzo, 7° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di ottoi per la seconda convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore sette e mezza. Indi il Presidente medesimo, fatta sgombrare la sala e fatta chiudere le porte al pubblico, fa dare comunicazione al Consiglio delle domande cogli annessi documenti pervenuti all’ufficio per ottenere il posto di Capo d’ufficio daziario. Le domande in principio furono quattro, ma avendo il signor Giannetti Giovanni ritirata la propria, sono ridotte a tre, altre due presentate in carta semplice e delle quali non bisogna in conseguenza tener conto. Le tre domande sono dei signori: 1° Pagliara Antonio fu Giacinto il quale oltre al foglio di congedo per collocamento a riposo quale maresciallo di terra nelle guardie di finanze da cui risulta aver servito sempre con lodevole condotta per anni diciotto e giorni tredici, ha presentato pure un certificato ed una lettera per lodevole servizio prestato quale Direttore dei dazi in Giugliano e quale impiegato d’ufficio presso l’Amministrazione daziaria di Aversa di dove venne licenziato per ragioni di economia. 2° Artioli Cav. Carlo fu Giuseppe il quale ha presentato una quantità di titoli di benemerenza per campagne fatte per la indipendenza italiana, brevetti di medaglie e decreto di nomina a cavaliere, una lettera di servizio prestato quale ricevitore nell’Amministrazione daziaria di Subiaco e una patente di controllore in quella di Velletri. 3° Cozzolino Federico fu Gennaro, attuale guardia daziaria, il quale non ha presentato alcun titolo. Apre quindi la discussione e prega il Consiglio di procedere alla nomina, dappoichè il Segretario comunale dopo ben quattro mesi di servizio non può continuare nelle funzioni di capo d’ufficio, per ragioni di salute e per ragioni inerenti al suo ufficio di segretario. Vari consiglieri esprimono le opinioni che debba nominarsi colui che dai titoli presentati dia maggiore affidanza sulla propria capacità ed onestà, ed il Consigliere Vallefuoco Sac. Giuseppe propone anzi che la nomina avvenga per un periodo di esperimento di due mesi con lo stipendio mensile di lire cinquanta in detto periodo, salvo a stabilire altro all’atto della conferma. Il Presidente quindi invita il Consiglio a procedere alla votazione per schede segrete intendendosi, in conseguenza della proposta Vallefuoco, che il prescelto è nominato in via di esperimento per mesi due a cominciare dal primo Agosto p.v. con lo stipendio mensile di lire cinquanta. Procedutosi alla votazione si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n° otto. Al sig. Pagliara Antonio fu Giacinto voti sette, scheda bianca una. Il Presidente proclama eletto alle condizioni di cui sopra il signor Pagliara Antonio fu Giacinto. Hanno assistito da scrutatori i sigg. De Magistris Felice, Vallefuoco Sac. Giuseppe e Cipolletta Costantino.


N° 34 - Provvedimenti per l’appalto del dazio consumo.

Interviene il Consigliere Cozzolino Francesco. Indi il Presidente fatte aprire le porte al pubblico, dichiara che per mancanza del numero legale non si possono trattare il secondo e terzo capo dell’ordine del giorno e cioè: “Inversione di somme e vertenza dell’ex appaltatore daziario” e quindi occorre passare al 4° capo, cioè “ Provvedimenti per l’appalto del dazio consumo. La Giunta ha creduto chiamare il Consiglio su tale oggetto, dappoichè con precedente deliberato, venne stabilito la questione in economia in pendenza dei provvedimenti finanziari che si dicevano prossimi ad attuarsi dal Governo: ma giacchè pare che pel momento tali provvedimenti non vadano in esecuzione, crede la Giunta che sia opportuno aprire l’appalto del dazio consumo. Vari Consiglieri esprimono parere favorevole, e il Presidente quindi mette a votazione per alzata e seduta, il seguente ordine del giorno: “il Consiglio. Ritenendo opportuno e necessario indire le aste per l’appalto la riscossione dico del dazio consumo”. Delibera. Mettere in appalto la riscossione del dazio consumo indicendo le aste col metodo dell’estinzione delle candele, anche, se ne sarà il caso, con termini abbreviati di giorni cinque. Manda alla Giunta di compilare uno schema di capitolato o di proporre modifiche a quello già esistente e superiormente approvato. Eseguitasi la votazione, con l’assistenza degli scrutatori sigg. De Magistris Felice, Vallefuoco e Cipolletta, l’ordine del giorno risulta approvato ad unanimità. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 35 - Verbale di diserzione di seduta.

L’anno millenovecentouno, il giorno sette del mese di Agosto, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sette pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Fabrizio Capece Minutolo, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cozzolino Francesco, 3° Giannetti Luigi, 4° Taglialatela Mattia, 5° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri che con lui non formano il numero legale per poter deliberare in prima convocazione, dichiara deserta la seduta ed avverte i presenti che saranno convocati a domicilio per la seconda tornata. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Giuseppe Vallefuoco; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 36 - Verbale di rimando di seduta.

L’anno millenovecentouno, il giorno tredici del mese di Agosto, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sette pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cipolletta Costantino, 3° Cozzolino Francesco, 4° De Magistris Lucio, 5° Giannetti Luigi, 6° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 7° Taglialatela Mattia, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di otto per la seconda convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperto la seduta alle ore sette e tre quarti. Il Presidente quindi dichiara che per poter discutere sui due oggetti della presente tornata non è sufficiente il numero dei presenti; dappoichè pel primo oggetto. Inversione di somme potendo considerarsi come un prolungamento di prestito occorre il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri, e pel secondo oggetto, trattandosi di una questione di somma delicatezza ed importanza è bene che via sia un numero maggiore di Consiglieri. È del parere quindi che si rimandi ogni discussione ad altra tornata. Il Consiglio approva ad unanimità, ed il Presidente dichiara sciolta l’adunanza. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Lucio De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 37 - Inversione di somme.

L’anno millenovecentouno, il giorno ventitre del mese di Agosto, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sette pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cirino Carmine, 3° De Magistris Lucio, 4° Giannetti Luigi, 5° Cozzolino avv. Francesco, 6° Imperatore Francesco, 7° Liccardo Biagio, 8° Napolano Giovanni, 9° Taglialatela Mattia, 10° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 11° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di otto per la seconda convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperto la seduta alle ore sette e tre quarti. Il Presidente, dopo d’aver constato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di dodici per la prima convocazione, ha aperto la seduta alle ore sette e quarto. Indi il Presidente medesimo richiama l’attenzione del Consiglio sul presente capo dell’ordine del giorno che ha stretta attinenza col prestito testé fatto ed ottenuto con la Cassa Depositi e Prestiti di £. 92400. Detto prestito serviva ad estinguere i debiti 1° con la Cassa di Risparmio di Torino per £. 35203.20. 2° col sig. Ruggiero Giuseppe in dipendenza del mutuo di £. 32 mila per £. 16000.00. 3° con lo stesso Ruggiero pel debito importo lavori conduttura d’acqua previsto per un ammontare di £. 36758.16. 4° col sig. Cuomo Vincenzo a saldo lavori strada Mugnano – Melito £. 4443.70 i quali sommano int otale a: £. 92405.06 alla cui differenza si sarebbe provveduto con fondi ordinari del bilancio del corrente anno, giusta la previsione fatta in detto bilancio. È poiché in seguito alla concessione di detto prestito, che al netto degli interessi pel corrente anno trattenuti dalla Cassa Depositi e Prestiti, è asceso a lire 90234.37, somma effettivamente incassata, si è venuto constatare che il credito del signor Ruggiero Giuseppe per l’importo dei lavori di condottura d’acqua del Serino anziché a £. 36758.16 ascendeva a lire 43112.64 al netto di Ricchezza mobile, è stato giuocoforza pagare detta maggiore somma col denaro del prestito stesso e ciò allo scopo di evitare quella lite che con atto del 21 maggio corrente anno per l’usciere Conte di Napoli, aveva intentata il Ruggiero al Comune. Così pure col denaro del prestito si sono estinte i debiti con la Cassa di Risparmio di Torino in lire 35203.20, e col signor Cuomo Vincenzo in lire 4443.70, in totale lire 82759.94, cosicché dell’ammontare netto del prestito in lire 90234.37 sono rimaste disponibili sole lire 7474.83, le quali non erano sufficienti a saldare l’altro debito col signor Ruggiero ascendente a lire 16mila, né conveniva al Comune stante la decorrenza degli interessi e perché detto debito è costituito con delegazioni bimestrali scadenti nel 1904, a pagare le dette lire 7474.83 in conto. Dall’altro canto sino al 1° Luglio ultimo in cui si è riscosso il prestito sul detto debito Ruggiero già si era pagato l’ammontare di tre delegazioni scadute a 22 febbraio, 22 aprile e 22 giugno, cioè lire 1999.29 di capitale più lire 480 di interessi, e col pagamento in conto certamente il Ruggiero non avrebbe rinunziato a quegli interessi che per contratto gli si sarebbero dovuto corrispondere sino all’epoca della scadenza: richiedere un supplemento di mutuo non era neanche il caso di parlarne, occorrendo all’uopo lungo tempo, sicché in tale critica condizione si è pensato di continuare l’estinzione normale del prestito col signor Ruggiero, cioè il pagamento ad ammortamento fino al 1904, impiegando all’uopo per l’anno corrente parte della somma superata sul prestito ottenuto, e prevedendo per gli anni venturi nei singoli bilanci le singole quote d’ammortamento le quali ascendono, compresi gli interessi, pel 1902 a lire 4720, pel 1903 a lire 4480 e pel 1904 a lire 4240. Dall’altra parte non hanvi certo alcun consigliere che non sappia in quali critiche condizioni finanziarie trovisi il Comune per effetto del mancato introito del dazio consumo, ascendente a circa lire ottomila, venute meno le quali non si sono potuti effettuare diversi pagamenti d’obbligo, come ad esempio il canone d’abbonamento dell’acqua di Serino, pel quale si ebbe citazione, ed il canone daziario per cui fuvvi da parte dell’autorità superiore minaccia di un sorvegliante speciale, senza contare che vi sono gli insegnanti elementari i quali hanno dritto a parecchi mesi di stipendio, ed altri creditori sono tenuti a bada da continue promesse che non fanno muoverli ad atti giudiziari che verrebbero a rendere più triste la condizione finanziaria che implicherebbe lunga perdita di tempo e chi sa a quali condizioni si potrebbe attenere, la Giunta comunale, ha seriamente studiata la quistione, e nessuno altra via d’uscita ha trovata se non quella di invertire, dopo che il Consiglio avrà approvato il riporto del mutuo Ruggiero alla sua normale scadenza, quella somma di lire 7474.83 rimasta sul prestito di lire 92400 ottenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti, cosa questa che l’autorità superiore certamente sarà per approvare in vista della condizione in cui trovasi il Comune che non ha altra via di scampo. Con tale inversione si farebbe fronte ai più urgenti pagamenti ed evitare ulteriori danni al Comune per citazioni, multe e interessi di ritardati pagamenti. Premesso tutto ciò il Presidente apre la discussione sul riguardo. E dopo che vari Consiglieri hanno espresso parere favorevole sulle due proposte, il Presidente mette a votazione per alzata e seduta la prima, e cioè il riporto alla sua normale scadenza ella resta del mutuo Ruggiero da estinguersi come per contratto sino al 1904, e viene approvata ad unanimità: con lo stesso metodo mette a votazione la seconda proposta e cioè l’inversione in sollievo del bilancio delle lire 7474.83 rimaste sul prestito ottenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti, ed anche questa proposta viene approvata ad unanimità. Fanno da scrutatori in entrambe le votazioni i sigg. Vallefuoco Sac. Giuseppe, Cirino Carmine e Taglialatela Mattia.


N° 38 - Capitolato d’appalto del dazio consumo.

Indi il Presidente medesimo, dopo che il Consiglio a proposta Napolano ha approvato l’inversione dell’ordine del giorno, ricorda che nella seduta del 15 Luglio u.s. nel deliberare l’appalto del dazio consumo fu dato mandato alla Giunta di proporre un nuovo schema di capitolato, oppure delle modifiche a quello già esistente, sul quale ebbe luogo il cessato appalto, e che porta la data 19 maggio 1897, approvato dal Consiglio comunale il 10 dicembre 1898, approvata dal predetto consesso l’8 aprile 1899. La Giunta ha espletato il mandato proponendo al detto capitolato alcune modifiche che si sottopongono all’approvazione del Consiglio: art.1° - La riscossione dei dazi di consumo governativi e addizionali e comunali pel quinquennio 1896 – 900 vien modificato pel quinquennio 1902 - 1905. Il Consiglio approva ad unanimità. Art.6° - Il comma secondo: tale dritto avrà eziandio l’appaltatore limitatamente al caso che gli venga a mancare per virtù de legge tutto o parte della cosa appaltata, si propone venga modificato: al caso che gli venga a mancare per virtù di legge tutto o per lo meno la quinta parte delle voci appaltate fatta eccezione di quanto è disposto dall’articolo 6 bis. Il terzo comma si propone venga modificato in questi sensi: ma per esercitare il suddetto dritto di rescissione tanto il Comune che l’appaltatore sarà mestieri che nel termine di giorni dieci dalla verificatasi sopradetta ipotesi l’uno notifichi all’altro la volontaria risoluzione del contratto, la quale risoluzione deve avvenire nei quindici giorni successivi alla notifica, spirati i quali ipso iure il Municipio rientra in possesso del dazio senza bisogno di adire il magistrato, sotto pena dei danni e interessi da liquidarsi come per legge. Il Consiglio approva ad unanimità. Si propone di aggiungere l’art. 6 bis nei termini seguenti e che fu già oggetto della modifica apportata con la deliberazione consiliare 10 dicembre 1898, approvata dal Consiglio di Prefettura l’8 aprile 1899: art.6 bis – Qualora nel corso dell’appalto venga ad essere abolito per legge il dazio interno sulle farine, semola fiore, pane e paste lavorate, l’appaltatore ed il Municipio non potranno avvalersi della disposizione contenuta nell’art.6 del Capitolato esistente, rimanendo stabilito, fin d’ora, che, per la perdita dell’appaltatore derivante da tale abolizione compresa quella del dazio sulle farine di granturco, il canone di appalto viene ad essere ridotto di annue lire settemila, e se invece l’abolizione non colpisce l paste lavorate, la riduzione del canone sarà invece di lire quattromila cinquecento. Il Consiglio approva ad unanimità. Art.7 – Si propone venga modificato in questi sensi: la somma per la quale rimarrà aggiudicato definitivamente l’appalto per la riscossione dei dazi, sarà pagata a decadi, da versarsi nella cassa della Tesoreria comunale nei giorni 11-21 e fine d’ogni mese. Mancando al versamento della prima decade ecc. ecc. Il Consiglio approva ad unanimità. Interviene il Consigliere Cirino Salvatore. Art.10 – Si propone così modificato: la cauzione definitiva che è obbligato a prestare l’appaltatore appena sia resa definitiva rispetto a tutti l’aggiudicazione, dovrà essere corrispondente a tre rate mensili del canone annuo d’appalto se fornita in contanti o in titoli di rendita pubblica o commerciali riconosciuti o garantiti dallo Stato, oppure dovrà corrispondere a cinque rate mensili se fornita mediante valida ipoteca su beni stabili valutati a norma dell’art.17 della Legge sulle imposte dirette 20 aprile 1871 n°192. Detta cauzione nel primo caso, cioè in contanti o in titoli, sarà depositata immediatamente alla Cassa Depositi e Prestiti ecc. ecc. Il Consiglio approva ad unanimità. Art.11- Si propone la seguente aggiunta alla fine dell’articolo: con dritto all’appaltatore di sorvegliare la gestione per detto periodo di tempo. Il Consiglio approva ad unanimità. Art.14 – Sull’ammontare del canone annuo, su cui aprire la gara dell’appalto, avviene una breve discussione, ma sorge da parecchi la proposta di aprile (aprire) l’asta sul canone di lire ventottomilacinquecento, proposta che messa ai voti per alzata e seduta viene approvata con voti dodici contro uno, del signor Giannetti Luigi. In seguito di che il Presidente mette a votazione per alzata e seduta l’approvazione dell’intero capitolato con le modifiche già approvate, ed il Consiglio approva ad unanimità. Fanno da scrutatori i signori Cirino Carmine, Vallefuoco Sac. Giuseppe e Taglialatela Mattia.


N° 39 - Autorizzazione al Sindaco a stare in giudizio.

Indi il Presidente fa dar lettura dal Segretario dell’atto di citazione intimatogli il giorno sedici corrente per l’usciere Torelli di Napoli, ad istanza del Sacerdote Sig. Antonio Cipolletta, già maestro elementare, il quale nel riprodurre la lite già intentata con atto 9 novembre 1898, e per la quale fuvvi speciale autorizzazione al Sindaco pro tempore , cita a comparire il rappresentante di questo Comune innanzi al Tribunale di Napoli nel mattino di venerdì trenta corrente mese ad oggetto di sentir condannare il Comune a pagare allo istante la somma di lire 3160, come stipendio dell’anno 1894, decimi di aumento, interessi legali, e stipendio dell’anno 1895 – 96 oltre i danni e interessi posteriori fino al pagamento. Apre quindi la discussione sul riguardo, ed i Consiglieri Cozzolino e Napolano propongono che si autorizzi il Sindaco a resistere al giudizio riprodotto, come quello che è appunto la riproduzione del precedente giudizio intentato con libello 9 novembre 1898 e sul quale non è intervenuta alcuna decisione dell’Autorità giudiziaria. Messa ai voti per alzata e per seduta la suddetta proposta, essa viene approvata ad unanimità: scrutatori i sigg. Cirino Carmine, Taglialatela e Cozzolino. Si allontana dalla sala il Consigliere Napolano.


N° 40 - Vertenza coll’ex appaltatore daziario sig. Grasso Felice.

Indi il Presidente riferisce che la giunta ha espletato il mandato affidatole dal Consiglio col deliberato 18 Giugno corrente anno circa la vertenza coll’ex appaltatore daziario sig. Grasso Felice e suoi cauzionanti, ed all’uopo fa dar lettura dal Segretario della convenzione preliminare intervenuta tra la Giunta ed i predetti Grasso, appaltatore e cauzionanti. Inseguito di che: il Consiglio, tenuta presente la propria deliberazione del 18 Giugno u.s. Vista la convenzione preliminare interceduta fra la Giunta e l’ex appaltatore daziario sig. Grasso Felice e suoi cauzionanti, convenzione che risponde esattamente al contenuto del detto deliberato 18 Giugno u.s. Ad unanimità delibera. Approvare siccome approva la detta convenzione mandando al Sindaco di tradurla in regolare istrumento di obbligazione e di estensione di ipoteca allorquando gli atti avranno riportata l’approvazione della autorità superiore. Nella votazione avvenuta per alzata e seduta, hanno assistito da scrutatori i signori: Vallefuoco Sacerdote Giuseppe, De Magistris Lucio e Cirino Carmine. La seduta viene tolta alle ore nove. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Lucio De Magistris; il Presidente Capece Minutolo; il Segretario Comunale: Giuseppe Petroli.


N° 41 - Verbale di rimando di seduta.

L’anno millenovecentouno, il giorno diciannove del mese di settembre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sei e mezza pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dall’Assessore sig. Vallefuoco Sac. Giuseppe, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cirino Carmine, 3° Cirino Salvatore, 4° Cozzolino Francesco, 5° Chianese Francesco, 6° Giannetti Luigi, 7° Grasso Vincenzo, 8° Liccardo Biagio, 9° Imperatore Francesco,10° Napolano Giovanni, 11° Tafuri Angelo, 12° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di tredici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore sei e mezza. Indi il Presidente medesimo riferisce al Consiglio che il Sindaco gli ha dato mandato di porgere le sue scuse pel suo non intervento, dappoichè giunto poche ore fa da Canosa dove è stato con febbri, è stato costretto a mettersi a letto preso nuovamente dalla febbre, nell’inviare un saluto ai colleghi li prega iniziare i lavori della sessione autunnale. In seguito a tale comunicazione vari Consiglieri fanno formale proposta che per rispetto ed ossequio al Sindaco la odierna seduta venga rimandata a Lunedì prossimo ventitre corrente e che una Commissione del Consiglio si rechi a casa del Sindaco a portargli il saluto del Consesso e ad informarsi dello stato di sua salute. La proposta è approvata per acclamazione, ed in conseguenza il Presidente nominata la Commissione nelle persone dei Consiglieri sigg. Cozzolino e Liccardo, toglie la seduta. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano: Vallefuoco notar Giuseppe; il Presidente Vallefuoco Sac. Giuseppe; il Segretario Comunale Giuseppe Petroli.


N° 42 - Ratifica di deliberazione d’urgenza presa dalla Giunta Comunale il 29 Agosto 1901.

L’anno millenovecentouno, il giorno ventitre del mese di settembre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sei e mezza pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cipolletta Costantino, 3° Cirino Carmine, 4° Cirino Salvatore, 5° Cozzolino Francesco, 6° Chianese Francesco, 7° Giannetti Luigi, 8° Imperatore Francesco, 9° Tafuri Angelo, 10° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di undici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore sette pomeridiane. Quindi il Presidente dopo aver dichiarato in nome del Re e della Legge aperta la sessione ordinaria autunnale, fa dar lettura della deliberazione d’urgenza presa coi poteri del Consiglio dalla Giunta comunale nella seduta del 29 Agosto u.s. n°87 circa la conferma all’avvocato sig. Alfonso Marasco della difesa del Comune nella lite riprodotta dall’ex maestro comunale sig. Antonio Cipolletta con atto del 16 Agosto p.p. Ed il Consiglio votando per alzata e seduta, con l’assistenza degli scrutatori sigg. Chianese, Cacciapuoti e Cirino Carmine, ratifica la predetta deliberazione d’urgenza ad unanimità.


N° 43 - Deliberazioni di Giunta 9 Luglio n° 62 e 27 agosto n° 79 per prelevamenti dal fondo di riserva.

Quindi il Presidente medesimo fa dar lettura dal Segretario delle deliberazioni numeri 62 e 79, prese dalla Giunta comunale il 9 Luglio ed il 27 agosto u.s. con le quali per aumentare fondi del bilancio corrente resisi insufficienti, vennero prelevate dal fondo di riserva del volgente esercizio rispettivamente £. 126.39 e lire 17.00, tali deliberazioni a norma dell’art.186 della Legge comunale e provinciale devono essere approvate dal Consiglio comunale. Ed il Consiglio votando per alzata e seduta con l’assistenza degli scrutatori signori: Cirino Carmine, Chianese Francesco e Cacciapuoti Antonio, ad unanimità approva le predette deliberazioni.


N° 44 - Domanda del Sig. Cesare Desiderio per diramazione sulla conduttura d’acqua.

Indi il Presidente fa dar lettura d’una domanda del Signor Cesare Desiderio il quale chiede il nulla osta da questa Amministrazione per la concessione d’acqua, già ottenuta dal Consorzio dei Comuni, al locale di sua proprietà posto nel sito detto Campo d’Isola e adibito a scuola elementare e materna gratuita sotto la direzione delle suore Stimmatine: la venia dei Consigli comunali dei Comuni consorziati è stata richiesta dalla Sotto prefettura di Pozzuoli. Fa dare inoltre lettura delle condizioni comunicate dal Consorzio, con le quali è stata fatta la chiesta concessione, e propone in conseguenza che il Consiglio accordi il proprio consesso alla fatta concessione d’acqua chiesta dal prelodato signor Desiderio. Non essendovi discussione mette a votazione per alzata e seduta la fatta proposta, la quale viene approvata ad unanimità. Scrutatori i signori: Cirino Carmine, Chianese e Cacciapuoti.


N° 45 - Autorizzazione al Sindaco ad avanzare dichiarazione all’Intendenza per la riscossione di tassa di registro indebitamente pagata.

Indi il Presidente medesimo riferisce al Consiglio che l’Ufficio comunale essendo venuto a conoscenza che sul verbale di bonario componimento per l’accettazione delle indennità di espropriazione, interceduto fra questa Amministrazione, ed i germani De Magistris, si erano pagate dal Comune lire 202.80 in più per tasse di registro, si avanzò il 20 aprile corrente anno reclamo all’Intendenza di finanze, per ottenere il rimborso della predetta somma. E infatti con Decreto del 29 Luglio u.s. lo si è ottenuto, epperò il bono di rimborso emesso dall’Intendenza è stato intestato erroneamente a favore del Comune e dei germani de Magistris ai quali nulla compete perché tutte le spese relative alle espropriazioni per pubblica utilità sono per legge a carico dell’espropriante, e di fatto lo sono state a carico di questo Comune. Per ottenere quindi il pagamento pel solo Comune l’Amministrazione delle finanze richiede una dichiarazione del Sindaco che chiami indenne il Demanio dello Stato di qualsiasi danno che potesse derivargli dal fatto di aver pagato la somma innanzi detta al solo Comune che è quegli che effettivamente l’ha pagata. Occorre in conseguenza che il Consiglio autorizzi il Sindaco ad avanzare tale dichiarazione. Ed il Consiglio. Inteso il Sindaco – Presidente, ad unanimità, con votazione come per legge, delibera autorizzare il Sindaco ad avanzare la dichiarazione di cui innanzi è parola. Dichiara la presente immediatamente esecutoria.


N° 46 - Maggiore spesa per provvista medicinali ai poveri e per spese consortili della conduttura d’acqua.

Indi il Presidente medesimo riferisce al Consiglio che la somministrazione dei medicinali ai poveri, sebbene mantenuta e disposta con la maggiore oculatezza e parsimonia possibile, pure per le generali cattive condizioni di salute miste a quelle sempre più tristi delle famiglie dei lavoratori, durante il primo semestre corrente ha risentito un aumento non lieve, tanto da fare ascendere la relativa nota presentata dal farmacista Giannetti Luigi, a £. 926.25, netta dello sconto del 30% a £. 648.45: detta nota riveduta dall’Ufficiale Sanitario ai sensi dell’art.11 del Regolamento Comunale è stata dichiarata riducibile ancora del 10% e quindi a £. 583.60. E poiché il fondo in bilancio fu stanziato per £. 500.00, ed hanvi disponibili su di esso sole £. 176.54, occorre provvedere alla maggiore spesa di £. 407.06 oltre a preventivare altra somma, che si può prevedere in £. 290, pel 2° semestre corrente anno. Riferisce inoltre che si è dovuto ultimamente provvedere al pagamento di £. 149.71 a favore della Società acquedotto di Serino, la quale minacciava di atti coattivi, quale importo di fatture arretrate dal 1899 per riparazioni eseguite sulla conduttura consortile, e per la qual somma nei vari bilanci non erano stati riportati i fondi necessari fra i residui passivi: sicché anche per detta somma di £. 149.71 occorre provvedere all’allocazione nel bilancio 1901, coll’aumentarne il fondo stanziato all’art.35 lettera B. i fondi necessari per provvedere ai detti aumenti di £. 657.06 sull’art.62 lettera A per medicinali ai poveri, e di £. 149.71 sull’art.35 lettera B, possono prelevarsi dallo art.2 lettera B del bilancio stesso che offre una disponibilità di £. 2000. Se nulla quindi vi si trovi ad osservare propone che si approvino le dette maggiori spese e gli storni di fondi dianzi specificati. Non essendovi alcuno che chiedeva di parlare mette a votazione per alzata e seduta la fatta proposta. Dichiara astenersi dal votare il Consigliere Giannetti. La proposta, per alzata e seduta viene approvata ad unanimità, ed il Presidente ne proclama l’esito assistito dagli scrutatori Cirino, Chianese e Cacciapuoti.


N° 47 - Regolamento per l’applicazione della tassa fuocatico.

Quindi il Presidente riferisce che la Giunta comunale, cui col deliberato del 6 maggio corrente anno n° 22 si dette mandato di compilare uno schema di regolamento e tariffa per l’applicazione della tassa fuocatico, ha rinvenuto fra gli atti d’ufficio il Regolamento comunale già approvato e adottato in questo Comune per l’anno 1896 deliberato dal Consiglio nella seduta del 15 Novembre 1895 ed approvato dalla Giunta Provinciale Amministrativa nella seduta del 10 Dicembre 1895 n° 43695-3736, e poiché esso non è stato mai revocato né vi ha trovato elementi da essere rettificati, ha creduto inutile compilarne altro nuovo, lasciando arbitro il Consiglio di modificarlo o non. In vista di ciò il Presidente fa dar lettura dal Segretario del detto Regolamento 15 Novembre 1895. Ed il Consiglio, votando a norma di legge per alzata e seduta, ad unanimità delibera mantenere invariato anche pel seguente anno 1902 il detto Regolamento. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano Vallefuoco Giuseppe; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario Comunale Giuseppe Petroli.


N° 48 - Bilancio 1902, Sovrimposta comunale pel 1902.

L’anno millenovecentouno, il giorno sette del mese di ottobre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore sei pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cirino Carmine, 3° Cirino Salvatore, 4° Cozzolino Francesco, 5° De Magistris Felice, 6° Giannetti Luigi, 7° Grasso Vincenzo, 8° Imperatore Francesco, 9° Liccardo Biagio, 10° Napolano Giovanni, 11° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 12° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di tredici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore diciotto e mezza. Indi il Presidente medesimo, su richiesta di vari consiglieri far dar lettura dal Segretario della relazione della Giunta comunale allegata alla proposta di Bilancio pel 1901 e di tutti gli articoli dell’attivo e del passivo e poiché dall’unanimità del Consiglio si chiede che la discussione del bilancio stesso segua in altra tornata, il Presidente del Consiglio dico medesimo invita il Consiglio a volere frattanto deliberare sull’ammontare della sovrimposta comunale pei terreni e fabbricati pel 1902, essendo stato di ciò richiesto con premura dall’Ill.mo Signor Sotto-Prefetto del Circondario. Ed il Consiglio, votando a norma di legge per alzata e seduta con l’assistenza degli scrutatori signori Cirino Carmine, Vallefuoco Sac. Giuseppe e Vallefuoco Notar Giuseppe, ad unanimità delibera: che sia mantenuto anche pel seguente anno1902 il limite legale della sovrimposta comunale sui terreni e fabbricati, nella somma cioè di lire 14569.98, e rimanda ad altra seduta, da destinarsi dal Presidente, la discussione del bilancio 1902, proposto dalla Giunta.


N° 49 - Provvedimenti pel servizio delle stampe, oggetti di cancelleria e altro.

Indi il Presidente medesimo riferisce al Consiglio che col 31 Dicembre corrente anno scade il contratto che si tiene col tipografo Donadio di Giugliano per la fornitura di tutti gli stampati, carta, oggetti di cancelleria ecc. per la somma a forfait di lire 500, ed il Donadio stesso ha fatto conoscere che desidera rinnovare il contratto stesso con durata fino al 1906. Tiene a dichiarare per la verità ed anche a nome della Giunta che il servizio fi fornitura eseguito dal Donadio in quest’anno non poteva essere migliore sia per la quantità dico qualità delle stampe ed oggetti forniti e sia per l qualità che è stata senza delimitazione: oltre di che il Comune per detto servizio spendeva prima dalle 700 alle 800 lire annue pur dovendo gli uffici fare una stretta economia, risicando persino il foglio di carta bianca. Poterbbesi quindi rinnovare il contratto per una più lunga durata e per procedere a trattativa privata col signor Donadio Giuseppe, tipografo di Giugliano, alla stipula del contratto di fornitura generale di stampati, carta, oggetti di cancelleria ecc. ecc. per la durata di anni due dal 1902 e per l’anno estaglio di lire 500.00. Messa ai voti per alzata e seduta la fatta proposta, risulta approvata ad unanimità: fanno da scrutatori i sigg. Cirino Carmine, Vallefuoco Sac. Giuseppe e Vallefuoco Notar Giuseppe.


N° 50 - Servizio in economia della pubblica illuminazione.

Il Presidente medesimo ha riferito che, pel servizio della pubblica illuminazione, il Consiglio è invitato a pronunziarsi sul se voglia farlo eseguire in economia, come per gli anni precedenti, anche pel seguente anno 1903. Ha fatto quindi notare al Consiglio che sull’esempio degli anni decorsi non convenga sperimentare l’appalto, sia perché vi è tutta l probabilità della diserzione con evidente danno del Comune, e sia perché l’appalto non potrebbe mai dare quella economia che si ottiene tenendo in Amministrazione tale servizio: propone in conseguenza il seguente ordine del giorno: “Il Consiglio, considerato che giovi agli interessi del Comune il mantenere in economia il servizio della pubblica illuminazione; ritenuto essere inutile, anzi dannoso al Comune uno esperimento dei pubblici incanti. Vista la deliberazione di Giunta presa coi poteri del Consiglio in data 1 Agosto 1896, omologata il 2 maggio detto ed approvata dall’Ill.mo Signor Prefetto in data 13 Giugno 1896 n° 20142, contente le norme pel servizio della illuminazione; visti gli art.166 e 173 della vigente Legge Comunale e Provinciale, delibera: che per l’anno 1903 sia tenuto in economia da questa Amministrazione il servizio della pubblica illuminazione, come per gli anni precedenti, chiedendone all’uopo la debita autorizzazione all’Ill.mo Signor Prefetto. Vari consiglieri fanno plauso alla proposta del Presidente, il quale perciò mette ai voti per alzata e seduta il proposto ordine del giorno, assumendo a scrutatori i sigg. Cirino Carmine, Liccardo e Vallefuoco notar Giuseppe. La proposta è approvata ad unanimità.


N°51 – Servizio in economia del pubblico spazzamento

Indi il Presidente medesimo su 4° capo dell’ordine del giorno, e cioè “Servizio in economia dello spazzamento” ha riferito che in conformità della Legge il Consiglio è chiamato a pronunziarsi sul se voglia fare eseguire in economia o meno il servizio predetto pel seguente anno 1903, stante che per gli anni passati in cui si è tenuto tal sistema, mentre si è riscontrata la regolarità del servizio, si è ottenuta una non lieve economia. Apre quindi la discussione per tale oggetto. Vallefuoco Sac. Giuseppe a nome della Giunta dice che il servizio dello spazzamento finora tenuto in economia nulla ha lasciato a desiderare, e che l’Amministrazione, ammaestrata dai precedenti d’ufficio e cioè dal fatto che allorquando si è cercato di dare in appalto tale servizio, le relative aste sono andate sempre deserte, farà ottima cosa il conservare in economia il servizio in parola, anche perché non si troverebbe alcuno che assumesse il servizio con quanto ora spende l’Amministrazione, che in niun caso oltrepassa le milleduecento lire. Non essendovi alcuno che chieda di parlare, il Presidente propone quindi che il Consiglio deliberi che il servizio del pubblico spazzamento anche pel 1903, sia tenuto in economia sotto le norme contenute nell’atto consiliare del 16 ottobre 1895, superiormente approvato: chiedersi allo effetto la debita autorizzazione all’Ill.mo signor Prefetto della Provincia. Messa ai voti per alzata e seduta la suddetta proposta, essa viene approvata ad unanimità. Fanno da scrutatori i signori: Cirino Carmine, De Magistris e Vallefuoco notar Giuseppe. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale.

(sono visibili le firme de:)

Il Consigliere Anziano ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario Comunale Giuseppe Petroli

 

N°52 – Bilancio 1902

L’anno millenovecentouno, il giorno undici del mese di ottobre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore 5 pomeridiane. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cirino Carmine, 2° Cirino Salvatore, 3° Cozzolino Francesco, 4° De Magistris Felice, 5° Giannetti Luigi, 6° Grasso Vincenzo, 7° Liccardo Biagio, 8° Napolano Giovanni, 9° Imperatore Francesco, 10° Tafuri Angelo, 11° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 12° Vallefuoco Notar Giuseppe coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di tredici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore cinque e mezza pomeridiane. Dovendo il Consiglio discutere ed approvare il progetto di bilancio pel 1902 formato dalla Giunta comunale, fa dar lettura dal Segretario dell’antescritta relazione della Giunta medesima. Indi apre la discussione. Il Consigliere Cirino Salvatore prima di passare alla discussione sui singoli articoli del bilancio dice che dalla relazione testè letta della Giunta risulta che è stata soppressa la partita all’art.23 del passivo per paghe alle guardie campestri in lire 1620, e la Giunta bene ha fatto, col dare così esecuzione al deliberato di questo consesso del 29 giugno corrente anno: però egli sa che le attuali guardie campestri hanno inoltrato istanza per essere mantenute in servizio: perciò prega la Presidenza di farne dar lettura. Si da lettura della istanza. In seguito di che il Cirino a nome anche di altri colleghi esprime parere che ritoccando qualche articolo del bilancio, si stanzi di nuovo nel bilancio la partita soppressa sia pure in minore entità, senza entrare in merito alle persone che potessero comporre il corpo delle guardie campestri, ma unicamente per mantenere il servizio che le attuali guardie oggi fanno, perché egli lo ritiene necessario per la tutela delle proprietà. Il Presidente, quale Sindaco, tiene a dichiarare, come fece nella seduta del 29 giugno, che il servizio delle guardie campestri, specie come viene oggi fatto, è perfettamente inutile e non costituisce che un aggravio pel bilancio, a rinsanguare il quale, è occorso prevedere, in una somma piuttosto rilevante, la tassa fuocatico che è la più odiosa alle popolazioni, e che dovrebbe essere ancora aumentata per provvedere allo stanziamento della partita per le guardie campestri, ed egli in verità non sente la coscienza di farlo, aggravare così ancora più la condizione ben trsita dei contribuenti, per vantaggiare due o tre persone, senza che del servizio da queste a farsi o fatto, se ne senta il bisogno e l’utilità. Questo dichiara nella sua lealtà, libero poi il Consiglio di fare quanto crede. Il Consigliere Napolano esprime anch’esso parere conforme a quello del Presidente, passando a rassegna sommariamente le condizioni finanziarie del Comune nonché quelle dei contribuenti e conclude col ritenere che la potenzialità del bilancio non permette, a scapito dei contribuenti, mantenere il corpo delle guardie campestri che finora ha dato prove del tutto poco soddisfacenti. Replica il consigliere Cirino sostenendo il suo parere e a lui si associano i consiglieri Cirino Carmine, Liccardo Biagio, Imperatore Francesco e Giannetti Luigi, tutti ritenendo essere necessario il servizio delle guardie campestri, però regolato con altro regolamento e con più rigore. Il Consigliere Cozzolino, riassumendo la discussione, propone che per detto servizio si stanzi in bilancio la somma di lire mille alle quali si potrà provvedere con ritocchi bel bilancio stesso sia all’attivo che al passivo, demandando alla Giunta di provvedere pel numero, arruolamento e regolamento delle guardie campestri. Molti consiglieri fanno plauso alla proposta Cozzolino e chiedono al Presidente che la metta a votazione, dovendo essa costituire la base della discussione ed approvazione dei singoli articoli del bilancio. Il Presidente nomina scrutatori i sigg. Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e De Magistris: indi mette a votazione per alzata e seduta la proposta Cozzolino, dichiarando per suo conto di astenersi. La proposta viene approvata ad unanimità: dichiara astenersi Napolano. Ciò posto il Consiglio passa alla discussione dei singoli articoli el bilancio, e per le singole votazioni il Presidente conferma a scrutatori i consiglieri innanzi nominati. Ed il Consiglio, votando a norma di legge articolo per articolo per alzata e seduta sulla parte 1° Entrata, ha approvato le proposte fatte dalla Giunta sugli articoli 1-2-3-4-5-6-7-8 e 9, portando invece a £. 5240 l’art.10, cioè aumentando di £.640 la previsione della tassa fuocatico, ed a £.133 l’art.11, in previsione d’un maggiore introito sui dritti di Segreteria laddove avversa l’appalto del dazio consumo. Nella votazione per l’art.10 e cioè per l’aumento della tassa fuocatico si astiene il Presidente. Nel resto della parte prima il Consiglio approva le proposte della Giunta, compresde le partite di giro in £.12579.15 e quindi approva il totale della parte 1° in lire 64561.84. Sulla parte 2° “Passivo. Esaminate le previsioni delle spese il Consiglio con singole votazioni per alzata e seduta ha approvato ad unanimità e senza discussione le proposte fatte dalla Giunta per gli art. 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-18-19-20-21-22 sull’articolo 23 porta un aumento di lire mille come paghe alle guardie campestri per effetto della deliberazione precedentemente presa, approva le proposte sugli articoli 24-25 e 26 e sull’art.27 lettera B apporta una diminuzione di lire cento, approvando il totale dell’art. in £.1370. del pari approva le proposte della Giunta sugli art. 28 -29-30-31-32-33 e 34. Sull’art.35 apporta una diminuzione di lire duecento, ritenedo sufficiente il fondo di £.1600, per provvedere ad una prima quota di £.1000 per la sistemazione delle vie Orologio e Chiesa, ed il restante per la manutenzione delle altre vie. Approva le proposte di cui agli art. 36-37-38-39-40-41 e 42, mentre porta a £.566.95 il fondo di cui all’art.43, quota di concorso pel mantenimento esposti – giusta l’avuta partecipazione avutone dall’Amministrazione provinciale. Approvando così come proposti dalla Giunta gli art. 44-46-48-49-51 e 52 diminuisce a £.400 l’art. 45 a £.50 l’art. 47 ed a £.400 – l’art. 50 spese di liti. Approva infine i rimanenti articoli della parte passiva così come proposti dalla Giunta, comprese le partite di giro in £.12529.15. Quindi convotazione separata, come per la parte prima, approva il seguente riassunto della parte 2°.

Spese effettive – Obbligatorie ordinarie             £.38553.07

idem                  idem    straordinarie      £.1941.80

idem         facoltative    ordinarie           £.1124.00

Movimento di capitoli                                                  £.8138.82

Partite di giro                                                    £.12579.15

Disavanzo d’amministrazione                        £.2275.00

Totale generale                                             £ire 64561.84

 

E pertanto il riassunto delle spese essendo uguale a quello delle entrate, ne risulta il Bilancio pel 1902 approvato in pareggio.


N°53 – Nomina dei Revisori del Conto 1901

Indi il Presidente ha invitato il Consiglio a provvedere alla nomina dei tre revisori del conto 1901, avvertendo che detta nomina per disposizione dell’art.149 del Regolamento per la legge comunale e provinciale deve essere fatta come quella della Commissione elettorale, e cioè ogni consigliere deve scrivere sulla scheda un sol nome. Invita quindi il Consiglio a deliberare e nomina frattanto a scrutatori i signori De Magistris Felice, Vallefuoco Sac. Giuseppe e Cirino Carmine. Procedutosi alla votazione si è avuto il seguente risultato: presenti e votanti n°13. Schede rinvenute nell’urna N°13, voti assegnati: al signor Chianese Francesco, voti cinque;  al signor Liccardo Biagio, voti quattro;  al signor De Magistris Lucio, voti quattro. Quindi il Presidente, assistito dagli scrutatori suddetti riconosce e proclama eletti a revisori del conto 1901 i suddetti Signori: Chianese, Liccardo e De Magistris Lucio, avendo ciascuno rioìportato i voti prescritti dall’art.31 della legge comunale e provinciale. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario Comunale Giuseppe Petroli


N°54 - Progetto per la sistemazione delle vie Orologio e Chiesa

L’anno millenovecentouno, il giorno ventuno del mese di ottobre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore diciassette. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cipolletta Costantino, 3° Cirino Carmine, 4° Cirino Salvatore, 5° De Magistris Lucio, 6° Giannetti Luigi, 7° Grasso Vincenzo, 8° Imperatore Francesco, 9° Liccardo Biagio, 10° Napolano Giovanni, 11° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 12° Vallefuoco Notar Giuseppe coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di tredici per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore diciassette e quarto. Indi il Presidente medesimo fa dar lettura dal Segretario della minuta del progetto redatto dell’Ingegnere Francesco Mazzarelli per la sistemazione delle vie interne Chiesa ed Orologio, ammontante detto progetto a lire 19200, ed a base d’asta a lire 17062.40. Apre la discussione sul riguardo. Napolano propone il rimando d’ogni provvedimento in merito dopo un più maturo esame del progetto stesso. Cipolletta si associa alla proposta di rimando facendo coti alla Giunta di vedere se fosse possibile collegare a questo progetto anche quello di canalizzazione delle acque pluviali che attualmente formano un serio inconveniente perché fluiscono per tutta la larghezza della via Chiesa. Vallefuoco Sac. Giuseppe fa notare che tale desiderato del collega Cipolletta è stato movente di studio speciale da parte della Giunta, la quale però ha dovuto scartarne l’idea innanzi alla ingente spesa che esso avrebbe portato, calcolandosi per approssimazione occorre una spesa di circa 70 o 80mila lire, alla quale per ora il Comune non può in veru modo impegnarsi: al massimo si potrebbe prolungare quel cataletto esistente in Via Chiesa appunto, e che serviva per raccogliere le acque piovane e portarle nel pozzo centrale, e in esso incanalare le acque di scarico del montanino sito al largo Chianese, eliminando così l’inconveniente dello scolo di dette acque sulla pubblica via anche quando non piove. Napolano insistendo nel rimando è del parere che si potrebbe far inserire nel progetto di sistemazione delle dette strade anche quello pel prolungamento del cataletto di cui ha parlato il collega Vallefuoco. Cipolletta non insiste nel voto espresso dopo quanto ha detto il collega Vallefuoco e propone senz’altro il rimando del progetto alla Giunta per maggiori studi. Messa ai voti per alzata e seduta siffatta proposta, essa viene approvata ad unanimità. Fanno da scrutatori i Signori Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e Cirino Carmine.


N°55 – Deliberazione giunta n° 100 per prelevamenti dal fondo di riserva

Quindi vien data lettura al Consiglio della deliberazione presa dalla Giunta in seduta del 24 settembre u.s. n°100 e con la quale nel provvedere alla nuova spesa per i funerali dell’Assessore Taglialatela, si prelevano lire settanta dal fondo di riserva in aumento delle impreviste. Il Consiglio, votando a norma di legge per alzata e seduta approva ai termini degli articoli 189 e 186 della Legge comunale e provinciale, la detta deliberazione di Giunta. 


 N°56 - Nomina di un assessore comunale effettivo

Quindi il Presidente invita il Consiglio a provvedere alla nomina di un Assessore titolare in sostituzione del Com. dico compianto Assessore Tagliatatela, testè defunto. Napolano ricordando le antiche consuetudine e lo zelo col quale l’Assessore supplente Signor Vallefuoco notar Giuseppe, ha finora adempiuto al mandato, propone che si nomini il Vallefuoco ad assessore titolare. Cipolletta Costantino per varie ragioni non esclusa quella di mettersi d’accordo sulla scelta, propone che si rimandi ad altra tornata questo affare. Tale proposta viene combattuta da vari consiglieri specie dopo che si è fatto un nome e chiedono che si passi alla votazione. Cipolletta non insiste. Procedutosi alla votazione per schede segrete, con l’assistenza degli scrutatori sigg. Vallefuoco sac. Giuseppe, Cirino Carmine e Cacciapuoti Antonio, si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n°13, schede rinvenute nell’urna n°13. al signor Vallefuoco notar Giuseppe voti tredici. Il Presidente proclama eletto ad assessore titolare il Signor Vallefuoco Notar Giuseppe.


N°57 – Nomina di un componente la Congrega di Carità

Quindi il Presidente invita il Consiglio a provvedere alla nomina di un nuovo componente la Congrega di Carità in sostituzione del Signor Cozzolino avv. Francesco che a scadere col 31 dicembre corrente anno: Provvedutosi alla votazione per schede segrete, con l’assistenza degli scrutatori sigg. Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e Cirino Carmine, si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n°13, schede rinvenute nell’urna n°13; al signor Giannetti Antonio di Luigi voti n°12, schede bianche una. Il Presidente proclama eletto a componente la Congrega di Carità dal 1° gennaio 1902 il sig. Giannetti Antonio di Luigi.


N°58 - Conferma del Capo d’ufficio daziario

Quindi il Presidente, fatte chiudere le porte, riferisce al Consiglio che occorre provvedere alla conferma o meno del Capo di ufficio daziario signor Pagliara Antonio che venne nominato in via d’esperimento per due mesi dal primo agosto u.s. Veda il Consiglio quali provvedimenti voglia prendere, epperò non può fare a meno di dichiarare che finora il detto Capo ufficio ha dato prove non dubbie di capacità, zelo ed onestà da far rimanere soddisfatta la Giunta della scelta. Vallefuoco Sac. Giuseppe conferma quanto ha dichiarato il Presidente, è soggiunge che tale è l’opinione che del Pagliara si è formato il pubblico: ed anzi domanda ai Consiglieri se essi hanno saputo alcun che sul conto del Pagliara istesso. Vari Consiglieri rispondono che in effetti tutti sono convinti che si è avuto un buon funzionario. Il Consigliere Cipolletta propone in conseguenza che si confermi con lo stesso stipendio il capo ufficio daziario signor Pagliara Antonio a tempo determinato e cioè fino a quando il dazio è gestito in economia dal Comune, intendendosi licenziato col giorno dell’entrata in possesso dell’appaltatore, se mai vi sarà, salvo a questi di tenerlo oppure no. Il Presidente mette quindi ai voti per schede segrete la proposta del consigliere Cipolletta, avvertendo i Consiglieri che chi intende approvarla scriva si i contrari no, ed assume a scrutatori i signori Cacciapuoti, Cirino Carmine e Vallefuoco Sac. Giuseppe. Eseguitasi la votazione si è avuto il seguente risultato: presenti e votanti n°13, schede nell’urna n°13, schede col si n°13. Il Presidente proclama l’esito della votazione. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano Lucio De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario Comunale Giuseppe Petroli. 


N°59 – Nomina della Commissione di vigilanza delle scuole per l’anno scolastico 1901 – 902

L’anno millenovecentouno, il giorno otto del mese di Novembre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale  e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore 17. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Fabrizio Capece Minutolo, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Capasso Cav. Pasquale, 2° Cacciapuoti Antonio, 3° Cirino Salvatore, 4° Chianese Francesco, 5° De Magistris Felice, 6° Giannetti Luigi, 7° Grasso Vincenzo, 8° Liccardo Biagio, 9° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente dopo d’aver constato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di dieci per la prima convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore diciassette e quarto. Quindi il Presidente invita il Consiglio a provvedere sul primo capo dell’ordine del giorno e cioè alla “Nomina della Commissione di vigilanza per le scuole per l’anno scolastico 1901-902, partecipando che quella del decorso anno 1900-1901 era composta dei Signori Dott. Carlo Luigi De Magistris, De Magistris Giovanni, Cipolletta Sac. Antonio di Vincenzo, Tafuri Angelo e delle Signore Taglialatela Teresa maritata De Stasio e Cipolletta Cristina maritata Vallefuoco. Il Presidente mette a votazione tale proposta che per alzata e seduta viene approvata ad unanimità; fanno da scruttori i sigg. Capasso Cav. Pasquale, Vallefuoco e Chianese.


N°60 - Nomina della Commissione per la tassa fuocatico pel 1902

Indi il Presidente riferisce che per l’assenza del collega Napolano, proponente, sarebbe conveniente rimandare ad altra tornata la trattazione del secondo capo dell’ordine del  giorno, e cioè: “Cambiamento di denominazione della Via Fiori”. Il Consiglio approva ad unanimità. In conseguenza si passa al terzo capo dell’ordine del giorno, sul quale il Sindaco – Presidente riferisce che pel disposto dell’art.6 del Regolamento sulla tassa fuocatico e di famiglia deliberato dalla Deputazione provinciale di Napoli in data 18 aprile 1873 devesi formare in apposita Commissione locale composta di sei cittadini probi scelti dal Consiglio comunale per la classificazione dei contribuenti alla tassa predetta da applicarsi in questo Comune nel seguente anno 1902, giusta deliberazione di questo Consesso del 6 maggio corrente anno. Nessun consigliere avendo chiesto la parola, il Presidente invita il Consiglio a procedere alla votazione per schede segrete: epperò il Consigliere Capasso propone che il Sindaco – Presidente proponga sei nomi di persone probe, allo scopo di evitare ai consiglieri l’imbarazzo della scelta ed una votazione multipla. Molti consiglieri si associano alla proposta Capasso, e quindi il Presidente, dopo poco, propone i seguenti sei cittadini. Capasso Giuseppe fu Biagio, Biondi  Tommaso di Giuseppe, Cipolletta Cristofaro fu Mattia, Cacciapuoti Luigi fu Angelo, De Magistris Beniamino fu Guglielmo e Vallefuoco Bernardo fu Francesco, pur lasciando il Consiglio libero nella votazione. Procedutosi alla votazione per schede segrete, si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n°10. Schede nell’urna n°10. Al signor Capasso Giuseppe fu Biagio voti nove. Al signor Biondi Tommaso di Giuseppe voti nove. Al signor Cipolletta Cristofaro fu Mattia voti dieci. Al signor Cacciapuoti Luigi fu Angelo voti dieci. Al signor De Magistris Beniamino fu Guglielmo voti otto. Al signor Vallefuoco Bernardo fu Francesco voti dieci. Fanno da scrutatori i signori Capasso, Vallefuoco e Chianese. Interviene in questo il consigliere signor De Magistris Lucio. Il Presidente proclama eletti i suddetti cittadini a componenti la Commissione per la tassa fuocatico pel 1902. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano LucioDe Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario Comunale Giuseppe Petroli (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano (?) De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario Comunale Giuseppe Petroli.


N°61 - Istanza del Segretario comunale

 In continuazione: (seduta segreta)

Dovendosi trattare del terzo capo dell’ordine del giorno “Istanza del Segretario Comunale” questi si allontana dalla sala ed il Presidente fatte chiudere le porte, invita il Consiglio a designare uno dei consiglieri a funzionare da segretario. Viene designato ad unanimità il consigliere Cirino Salvatore che assume il posto di Segretario. Quindi il Presidente fa dar lettura di una istanza del Segretario comunale signor Petroli Giuseppe, il quale chiede un compenso per i quattro mesi, dal 1 aprile al 31 luglio u.s., di servizio straordinario prestato, funzionando da Capo ufficio daziario, facendo notare che detto servizio fu prestato nei mesi più caldi della stagione, fino ad ora inoltrata della sera, dovendo contemporaneamente disimpegnare gli incombenti dell’ufficio comunale, sistemare la contabilità daziaria, e quella speciale del deposito daziario dei sigg. Quarto, oltre a sradicare nei contribuenti una quantità di cattive abitudini nocive agli interessi del Comune. Soggiunge il Presidente che egli qual Sindaco non può che confermare quanto ha esposto il Segretario nella sua istanza e dichiarare ancora che si deve al Segretario stesso, all’indirizzo da lui dato nei quattro mesi, se oggi l’ufficio daziario, anzi l’intero servizio, funziona regolarmente. Il Consigliere Capasso dice che non vi ha certamente nessuno dei Consiglieri che possa disconoscere il servizio del tutto straordinario prestato dal Segretario dalle prime ore del giorno alle più tardi della sera nell’ufficio daziario, e constargli personalmente il lavoro fatto non solo, ma la quantità di impicci e molte volte di insulti sopportati dai contribuenti adusati con l’appaltatore a fare quanto volevano: per conto suo quindi ritiene doveroso l’accogliere la giusta istanza del Segretario. Vallefuoco Sac. Giuseppe nell’associarsi a quanto hanno detto il Sindaco – Presidente e il collega Capasso soggiunge che è tanto più equo e morale l’accordare un compenso in quanto che non solo il Municipio, se non vi fosse stato il Segretario capace di stare a quel posto, avrebbe dovuto provvedersi prima del Capo - ufficio e quindi pagarlo, ma quanto pure il Segretario con la sua onestà, col suo zelo ed interesse pel Comune ha fatto a questo guadagnare certamente di più di quello che oggi gli si possa dare. Vari altri consiglieri si associano a quanto innanzi ed il Consigliere De Magistris Felice propone senz’altro che si accordi al Segretario un compenso straordinario di lire duecento, in ragione cioè dello stipendio mensile che oggi si paga al Capo ufficio titolare e quindi cinquanta lire al mese per i quattro mesi di servizio prestato dal Segretario. Interviene il consigliere Cozzolino avv. Francesco, che messo al corrente, si associa ritenendo ben dovuto il richiesto compenso. In conseguenza il Presidente mette a voti per schede segrete la proposta De Magistris Felice, assumendo a scrutatori i sigg. Capasso, Vallefuoco e Chianese, ed avvertendo i Consiglieri che coloro i quali intendono approvarla scrivano si, i contrari no. Eseguitasi la votazione e avuto il seguente risultato: presenti e votanti n°12, schede nell’urna n°12, schede col si n°12. Il Presidente proclama approvata ad unanimità la proposta De Magistris, e quindi accordato al Segretario Sig. Petroli Giuseppe il compenso di lire duecento pel servizio prestato: circa poi il fondo da cui prelevare la detta somma,  trattandosi che essa viene erogata pel servizio daziario e non essendovi nel bilancio 1901 fondo apposito od altro disponibile, propone che essa vada a gravare sulle spese mensili inerenti alla riscossione daziaria. Il Consiglio approva ad unanimità per alzata e seduta. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario assunto Cirino Salvatore.


N°62 - Domanda del signor Fabrizio Capece Minutolo per cessione di cupa abbandonata

Rientra il Segretario comunale, e in continuazione della stessa seduta:

Si allontana dalla sala l’assessore Sac. Giuseppe Vallefuoco ed il Presidente, dappoichè bisogna trattare di una istanza da lui avanzata, si allontana anche esso cedendo la Presidenza all’assessore anziano signor De Magistris Felice, il quale constatato esservi tuttora il numero legale, fa dar lettura dal Segretario di una istanza avanzata dal signor Fabrizio Capece Minutolo con la quale domanda la cessione da questo Comune d’una cupa abbandonata che trovasi ad ovest di un suo fondo denominato Zi peppo e di proprietà promiscua col Comune di Villaricca perché divide i due tenimenti, ed al quale fu avanzata dal richiedente la medesima domanda. Detta cupa è portata nell’elenco delle strade comunali di campagna di questo Comune sotto il nome di Cupa di Casola e comincia ad ovest della strada nuova Mugnano – Giugliano e finisce alla così detta cupa di Mirabelli: epperò il richiedente vuole acquistarne soltanto il tratto abbandonato e non di passaggio e proprio dal punto ove essa, formando trivio con quella che mena a Villaricca, angolo fondo Citarella, si prolunga per metri 309.60 fino al limite del territorio di Mugnano, determinato dal termine detta proprietà Bosco al di qua della provinciale Marano Giugliano, e proprio fino al ponte in muratura che colà esiste. Il tratto richiesto, dice la domanda, mantenuto sulla costante larghezza di m. 2.45 risulta di metri 748.72 per i quali il richiedente offre il prezzo di centesimi 35 a mq. sebbene da persona tecnica di sua fiducia gli sia stato valutato dai 20 ai 25 centesimi al mq., e dichiara fin da ora, assumendone formale obbligo, di tenere indenni i due Comuni comproprietari di qualsiasi benché minima molestia o pretesa che per qualsivoglia causa potessero affacciare i proprietari frontisti dei fondi Bosco e Citarella che sono gli unici che si trovano lungo il detto tratto. Durante la lettura della domanda è rientrato nella sala l’assessore sacerdote Vallefuoco. Il Presidente dopo aver dati più dettagliati chiarimenti al Consiglio circa la cupa in parola apre la discussione sulla istanza che per suo conto ritiene sia da accettarsi. Il Consigliere Capasso ritiene altrettanto ed incondizionatamente, dappoichè egli che tiene fondi da quelle parti sa con coscienza di causa che il tratto richiesto è completamente abbandonato servendo solo di passaggio ai caprai che a scopo, non certo encomiabile, preferiscono quella via onde possano sentirsi liberi di dar sfogo alla loro mania devastatrice: tale serio inconveniente sarebbe eliminato colla cessione della cupa e perciò egli propone di accogliere, come prima diceva, incondizionatamente la istanza del Sindaco che nella sua innata delicatezza di modi e di pensare, mentre da privato cittadino acquistò un tempo una cupa abbandonata ben più lunga per lire 50.00, oggi per quella richiesta, per la quale occorreranno parecchie centinaia di lire se la vuol dissodare, offre un prezzo a 35 centesimi il mq., che costituisce fra i due comuni un introito di lire 262.05. Vallefuoco Sac. Giuseppe nell’associarsi pienamente alla proposta del Cav. Capasso soggiunge che la chiesta cessione è tanto più utile per questo Comune, ed anche per quello di Villaricca, per quanto invece è inutile quel tratto di cupa: esso infatti è abbandonato, e tanto esisteva, perchè prima della costruzione della strada nuova, menava al Comune di Qualiano, ma oggi non è nemmeno utile come abbreviatoia perché più innanzi si inoltra, e più si rende impraticabile specie nell’inverno; ed anche il tratto richiesto dal nostro Sindaco allorché piove diventa per buona parte un pantano: esso serve oggi solo alla delimitazione dei due territori al che sostituiranno i termini quando sarà ceduta, e serve inoltre, come ha detto il collega Capasso, al rifugio dei caprai e dei ladruncoli di campagna, inconveniente questo più volte lamentato e che avrà termine con la cessione. Dall’altra parte: i due Comuni interessati realizzano un profitto, e non lieve a causa della vantaggiosa offerta, su di una loro proprietà, se cosi si vuol chiamare, affatto infruttifera e del tutto inutile: dall’altro canto non può sussistere alcun dubbio circa possibili reclami da interessati frontisti, dappoiché non solo il richiedente ha dichiarato e ne assumerà obbligo di garantire i due Comuni su tal riguardo, ma quanto pure su quel tratto non vi sono aperture di  accesso ai fondi e perciò nessun motivo può sussistere per reclami. Ciò premesso si associa alla proposta Capasso. E poiché vari consiglieri chiedono la votazione, il Presidente invita a votare per schede segrete la proposta Capasso e cioè la cessione del tratto di cupa richiesto dal signor Fabrizio Capece Minutolo alle condizioni tutte espresse nella domanda, avvertendo che colo che intendono approvare scrivano si i contrari no. Assume a scrutatori i sigg. Capasso, Vallefuoco e Chianese. Eseguitasi la votazione si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n°11. Schede nell’urna n°11. Schede col si n° undici. Il Presidente quindi proclama approvata ad unanimità la proposta Capasso. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal Consigliere Anziano e dal Segretario comunale. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario comunale Giuseppe Petroli.


N°63 - Nomina della Commissione di vigilanza per le scuole per l’anno scolastico 1901 – 1902

L’anno millenovecentouno, il giorno ventidue del mese di Novembre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore 17. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Capasso Cav. Pasquale, 2° Cacciapuoti Antonio, 3° Cirino Carmine, 4° Cirino Salvatore, 5° Chianese Francesco, 6° De Magistris Felice, 7° De Magistris Lucio, 8° Grasso Vincenzo, 9° Imperatore Francesco, 10° Tafuri Angelo, 11° Vallefuoco Notar Giuseppe, 12° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente, dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero legale di tredici per la 1° convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore diciassette e quarto. Indi il Presidente riferisce al Consiglio che l’Ill.mo Signor Sotto Prefetto del Circondario con suo decreto del 16 corrente mese ha sospeso nei suoi effetti la deliberazione di questo Consiglio del giorno 8 corrente relativa alla nomina della Commissione di vigilanza alle scuole per l’anno scolastico 1901 – 902, dappoichè in essa, nel confermare la Commissione del decorso anno, si procedette alla votazione per alzata e seduta, laddove si sarebbe dovuto procedere per scrutinio segreto. Ciò premesso e poiché quella deliberazione è di niun effetto, invita il Consiglio a procedere per schede segrete alla conferma pel novello anno scolastico 1900 – 901, avvertendo che coloro i quali intendono confermare la detta Cmmissione scrivano si i contrari no. Assume a scrutatori i sigg. De Magistris Felice, Vallefuoco Sac. Giuseppe e Vallefuoco Notar Giuseppe. Eseguitasi la votazione si è avuto il seguente risultato: col si n°13. Il Presidente, quindi proclama confermata per l’anno scolastico 1901 – 902 la Commissione di vigilanza del decorso anno 1900 – 901.


N°64 – Nomina di un assessore supplente

Il Presidente in conformità dell’ordine del giorno della presente tornata invita il Consiglio a provvedere alla nomina di un assessore supplente in sostituzione del collega Vallefuoco Notar Giuseppe testè nominato titolare. Eseguitasi la votazione per schede segrete, con l’assistenza degli scrutatori sigg. De Magistris Felice, Vallefuoco Notar Giuseppe e Vallefuoco Sac. Giuseppe, si è avuto il seguente risultato: presenti e votanti n°13. Schede nell’urna n°13. Voti al signor Grasso Vincenzo fu Giuseppe voti dodici, schede bianche una. Quindi il Presidente proclama eletto ad assessore supplente il Signor Grasso Vincenzo fu Giuseppe.


N°65 - Deliberazioni Giunta n° 112 e 113 del 14 Ottobre u.s. per prelevamenti dal fondo di riserva

Quindi il Sindaco – Presidente fa dar lettura dal Segretario delle deliberazioni prese dalla Giunta comunale sotto i n° 112 e 113 in data 14 ottobre 1901 e con le quali vennero prelevati dal fondo di riserva iscritto nel bilancio corrente lire 40 con la prima e L. 122.42 con la seconda, per provvedere alle deficienze dei fondi previsti in bilancio per contributo manutenzione linee telegrafiche e per rimborsi fondiari agli espropriati della Via Mugnano – Melito. Dette deliberazioni ai sensi dell’art.186 della legge comunale e provinciale sono sottoposte all’approvazione del Consiglio, e perciò egli le mette all’approvazione per alzata e seduta. Le dette deliberazioni, con singole votazioni, risultano approvate ad unanimità. Fanno da scrutatori i Signori: Vallefuoco Sac. Giuseppe, Vallefuoco Notar Giuseppe e De Magistris Felice. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario comunale Giuseppe Petroli.


N°66 – Verbale di diserzione di seduta

L’anno millenovecentouno, il giorno trenta del mese di Novembre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore 16 ½. La presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° De Magistris Felice, 3° De Magistris Lucio, 4° Giannetti Luigi, 5° Vallefuoco Sac. Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente, dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri formanti con lui il numero di sei non legale per la prima convocazione, dichiara deserta la seduta e chiusa la sessione ordinaria autunnale, mentre dichiara ai consiglieri presenti che saranno convocati a domicilio per la seconda convocazione. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto. (sono visibili le firme de:) Il Consigliere Anziano ? De Magistris; il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il Segretario comunale Giuseppe Petroli.


N°67 - Cambiamento di denominazione della Via Fiori

L’anno millenovecentouno, il giorno tredici del mese di Dicembre, nella Casa Comunale di Mugnano. Nella sala delle ordinarie adunanze della Residenza municipale si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria previo avvisi con l’elenco degli oggetti a trattarsi, spediti al domicilio di ciascun Consigliere a termine dello articolo 120 della vigente legge comunale e provinciale, con designazione del giorno di oggi per l’adunanza, alle ore 16 ½. La Presidenza è stata tenuta dal Sindaco Capece Minutolo Fabrizio, ed i Consiglieri intervenuti sono i signori: 1° Cacciapuoti Antonio, 2° Cirino Carmine, 3° Chianese Francesco, 4° De Magistris Felice, 5° De Magistris Lucio, 6° Giannetti Luigi, 7° Grasso Vincenzo, 8° Napolano Giovanni, 9° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 10° Vallefuoco Notar Giuseppe, coll’assistenza di me sottoscritto Segretario comunale. Il Presidente, dopo d’aver constatato, mediante appello nominale, la presenza dei suddetti Consiglieri, formanti con lui il numero legale di undici per la seconda convocazione su venti Consiglieri assegnati a questo Comune, ha aperta la seduta alle ore 17. Quindi il Presidente invita il Consiglio a deliberare sul primo capo dell’ordine del giorno e cioè sulla istanza dei coniugi Aiello Riola, ma il Consigliere Vallefuoco Sac. Giuseppe ne propone il rimando, dappoichè sa che i suddetti coniugi vogliono ritirare la istanza. Il Presidente quindi, con le formalità volute dalla Legge mette a votazione per alzata e seduta il proposto rimando che viene approvato ad unanimità. E quindi si passa al secondo capo dell’ordine del giorno e cioè “Cambiamento di denominazione della Via Fiori”. Il Presidente da la parola al Consigliere Napolano Giovanni che ne fu il proponente, il quale con sentite parole ricorda i meriti del defunto Conte Giuseppe Mirabelli, senatore del Regno, del vicino Comune di Calvizzano e padre del nostro Consigliere provinciale avv. Gennaro. Quale omaggio alla memoria dell’illustre giureconsulto, alla bontà di lui che sentì sempre vivi nell’animo suo i sentimenti di solidarietà ha il suo paese nativo e quello di Mugnano, si da prestarsi con tutta la sua influenza non poche volte a favore degli interessi di questo Comune e dei suoi abitanti, ed anche quale attestato di stima pel figlio avv. Gennaro Mirabelli, egli propone che si cambi alla strada che mena al Comune di Calvizzano l’attuale denominazione di Via dei Fiori, in quella di Via Giuseppe Mirabelli. Questa la preghiera che rivolge al Consiglio, sicuro che sarà esaudita. Si associano alla proposta tutti i Consiglieri presenti ed il Presidente, quindi la mette a votazione per alzata e seduta, con l’assistenza degli scrutatori signori: Cirino Carmine, Vallefuoco Sac. Giuseppe e De Magistris Felice. La proposta viene approvata ad unanimità.


N°68 - Nomina di due componenti la Commissione per la tassa fuocatico in sostituzione dei sigg. Cipolletta e Capasso dimissionari

Interviene il Consigliere Cirino Salvatore.

Quindi il Presidente comunica al Consiglio che i sigg. Capasso Giuseppe e Cipolletta Cristofaro, nominati componenti la Commissione tassa fuocatico pel 1902; il primo con lettera 26 Novembre u.s. ed il secondo con la stessa lettera di partecipazione della nomina, hanno declinato l’incarico, e per conseguenza occorre procedere alla nomina di altri due componenti la suddetta Commissione in sostituzione del Capasso e del Cipolletta. Prega quindi il Consiglio di procedere alla votazione per schede segrete scrivendo su di esse due nomi. Nomina scrutatori i sigg. De Magistris Felice, Cirino Carmine e Cacciapuoti Antonio. Eseguitasi la votazione si è avuto il seguente risultato: presenti e votanti n°12. Schede rinvenute nell’urna n°12. Al signor Napolano Gennaro fu Antonio voti undici, al signor Imperatore Luigi di Francesco voti undici, al Signor Napolano Giovanni voti uno. Il Presidente quindi proclama eletti i Signori Imperatore Luigi e Napolano Gennaro. 


N°69 - Storno di fondi sul bilancio 1901

Quindi il Presidente medesimo riferisce al Consiglio che su fondi assegnati su alcuni articoli di spesa del bilancio 1901 si sono verificate delle deficienze, e poiché occorre provvedere con essi a delle spese necessarie ed urgenti, bisogna procedere a storni di fondi. Infatti sull’art.35 lettera B “spese per la manutenzione dell’acquedotto, occorre un aumento di L.460.12 per provvedere al pagamento dell’eccedenza di consumo in L.197.84 di Lire 70.00 per compenso al Segretario del Consorzio, di L.70.00 per le spese occorse per le riparazioni al contatore, di lire 92.28 per compenso al meccanico consorziale del secondo semestre corrente anno e la differenza pel cambio di rubinetti occorrenti alle pubbliche fontanine. Sull’art.50, spese di liti, occorre un aumento di lire 150.00 per provvedere ad un anticipo sulle spese pel giudizio Cipolletta chiesto dall’avvocato del Comune Signor Marasco e infine sull’art.44, spese impreviste occorre un aumento di lire 100.00 per poter provvedere al pagamento degli interessi dovuti ai sigg. Vulpes sull’espropriazione del Cimitero, ed a quello per premio all’Esattore comunale del 5% sull’anticipato pagamento del contributo monte pensione degli insegnanti dei medici condotti. Dette deficienze ammontano complessivamente a L.710.12 che possono stornarsi dal fondo disponibile in L.1832.09 di cui all’art.2 lettera B del bilancio 1901. Nessun Consigliere avendo chiesto la parola, il Presidente fa formale proposta degli storni innanzi specificati, e messala ai voti per alzata e seduta, la dichiara approvata ad unanimità, e ciò sotto l’assistenza degli scrutatori sigg. De Magistris Felice, Vallefuoco Sac. Giuseppe e Cirino Carmine. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto. (firme visibili) Il Consigliere Anziano De Magistris (?). Il Presidente Capece Minutolo. Il Segretario comunale Giuseppe Petroli.


N°70 – Verbale di deliberazione in seduta straordinaria del Consiglio comunale e dei maggiori contribuenti all’imposta fondiaria per l’elezione della Commissione censuaria comunale (nomina di due componenti)

Ordinanza di prima comunicazione

Nell’anno millenovecentouno, addì ventisette del mese di Dicembre, alle ore dieci meridiane nella solita sala delle sedute di questo ufficio comunale. Previo esaurimento delle formalità prescritte dall’art.12 del Regolamento 20 Gennaio 1898 n°118 sull’ordinamento dell’imposta fondiaria, venne stabilito questo giorno ed ora per la riunione straordinaria del Consiglio e dei maggiori contribuenti, giusta l’avviso stato ricapitato a tempo debito a tutti gli interessati. Da parte del Consiglio sono intervenuti i signori consiglieri: 1° Capece Minutolo Fabrizio, Sindaco. 2° Cirino Carmine, 3° Cirino Salvatore, 4° De Magistris Felice, 5° De Magistris Lucio, 6° Giannetti Luigi, 7° Liccardo Biagio, 8° Napolano Giovanni, 9° Tafuri Angelo, 10° Vallefuoco Sac. Giuseppe, 11° Vallefuoco Notar Giuseppe e furono assenti i signori Consiglieri: 1° Capasso cav: Pasquale, 2° Cacciapuoti Antonio, 3° Cipolletta Costantino, 4° Chianese Francesco, 5° Grasso Vincenzo, 6° Imperatore Francesco. 7° Cozzolino Francesco. Da parte dei maggiori contribuenti o loro delegati si sono presentati i signori: 1° Biondi Tommaso per Liccardi Tommaso, 2° Cacciapuoti Luigi, 3° Bergamo Giulio per l’Istituto figlie della Carità, 4° Cipolletta Gabriele pel padre Alfonso, 5° Capece Minutolo Riccardo, 6° Capasso Gennaro pel padre Alfonso, 7° Schiattarella Sabatino per Coppola Filippo, 8° Giannetti Santolo per De Stasio Biagio, 9° Cipolletta Giuseppe per Vulpes Bernardo, 10° Montesano Raffaele per Rossi Aurelia, 11° Napolano Gennaro per Mirabelli Concetta; e furono assenti i maggiori contribuenti o loro delegati i Signori: 1° Gomez – Paloma Ottavio, 2° Riola Matilde, 3° Papa Alfonso e fratelli, 4° Mensa arcivescovile di Napoli, 5° Chianese Luigi e fratelli, 6° Federici Giuseppe e sorelle, 7° Laviano Nicola, 8° Mele Gaetano, 9° De Vito Maria di Filippo. Constatato che fra consiglieri e maggiori contribuenti si è raggiunto il numero di ventidue, legale per la presente deliberazione, assume la presidenza il Sindaco Fabrizio Capece Minutolo, e nel dichiarare aperta la seduta, dichiara che la presente convocazione ha per oggetto la nomina di due componenti la Commissione censuaria comunale, l’uno effettivo in sostituzione del Signor Taglialatela Mattia, pure deceduto. Quindi prega l’assemblea di procedere prima a mezzo di schede segrete alla nomina del Commissario effettivo: assume a scrutatori i sigg. Vallefuoco Sac. Giuseppe, De Magistris Felice e Cirino Carmine. Procedutosi alla votazione si è avuto il seguente risultato: Presenti e votanti n° 22, schede nell’urna n° 22. Al signor Fabrizio Capece Minutolo voti ventuno, schede bianche una. Procedutosi alla votazione per la nomina del Commissario supplente, si è avuto il seguente risultatato: Presenti e votanti n° 22, schede nell’urna n° 22. Al signor Aiello ing.re Raffaele voti ventidue. Quindi il Presidente proclama eletti i Signori Capece Minutolo Fabrizio a Commissario effettivo ed Aiello ing.re Raffaele a Commissario supplente. Indi scioglie l’adunanza. Del che si è redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma, viene sottoscritto dal Presidente, dal membro anziano e dal Segretario. (sono leggibili le firme di:) Il Presidente Capece Minutolo Fabrizio; il membro anziano(?) De Magistris; il Segretario comunale Giuseppe Petroli.


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