Mons. Alfredo Menna

A 21 anni dalla sua dipartita, vogliamo ricordare quest'uomo di Dio che tanto fece per la comunità religiosa mugnanese. Alfredo Menna nacque il 01/01/1907 a Mugnano di Napoli da Aniello e Micillo Cornelia. La famiglia abitava in Via Ritiro del Carmine, 34. Aniello e Cornelia ebbero 9 figli: Maria, Antonietta, Aurelia, Cornelia, Michelina, Giovanni, Giulio, Alfredo e Antonio. Antonietta la secondogenita, condusse una vita religiosa, fu assidua alle pratiche di pietà, iscritta come Socia di Azione Cattolica, ebbe sempre, nella sua breve esistenza, una particolare attenzione e sensibilità per le Opere Missionarie, morì in età prematura a 24 anni dopo tre giorni di broncopolmonite. Ma non solo queste figure religiose erano presenti nella famiglia Menna, va ricordato Fra Saverio Menna, dell’Ordine di San Giovanni di Dio, detti dei Fatebene fratelli, questi fu un esempio luminoso di virtù e carità verso il prossimo, nel 1700, nella Napoli disagiata e derelitta, esplicò il suo ministero religioso, infatti, nella zona di Monte Calvario. Papà Aniello aveva un fratello sacerdote, Antonio (1869-1929), questi era Rettore dell’Ospedale dei Pellegrini di Napoli, Protonotario Apostolico, Cavaliere Professo del S.M.O. di Malta ed insignito, dal Santo Padre, della Croce “Pro Ecclesiae et Pontefice”; e anche una sorella, Antonietta, religiosa laica presso le Suore Carmelitane nella Parrocchia della Concezione di Monte Calvario a Napoli. In questa patriarcale famiglia rigorosamente religiosa nacque e crebbe Alfredo, che fin dalla tenera età, si avviò alla carriera ecclesiastica presso il Seminario Minore Diocesano di Napoli in Via Donnaregina. In Seminario si distinse per pietà ed ingegno, fu amico di tutti, sempre disponibile verso chi era nel bisogno. A scuola emerse per doti intellettuali non comuni, fu assai diligente e studioso. Alfredo ricevette la Sacra Ordinazione Sacerdote il quattro aprile del 1931 per la Preghiera Consacratoria del Cardinale Alessio Ascalesi. Dopo l’Ordinazione Sacerdotale fu accolto con emozione dal popolo di Mugnano per cantare la sua Prima Messa nella Parrocchia Madre di San Biagio tra la gioia e l’esultanza di tutti. Fu nominato per un anno, nei primi tempi subito dopo l’Ordinazione Sacerdotale, Prefetto d’ordine nel Seminario Minore sotto la saggia guida del Venerabile Rettore Monsignor Marseglia Vincenzo. Nella sua Mugnano fu collaboratore, attento e premuroso, del Parroco Monsignor Salvatore Cavallo, da questi assimilò amore e passione per le Missioni e per le opere di Carità. La sua mano destra non seppe cosa e come operò la sinistra, in uno spirito evangelico fu caritatevole verso chi era nel bisogno. La sua casa a vita fu continuamente affollata da fedeli che chiedevano aiuti e consigli. Anche la Curia Diocesana gli affidò posti di rilievo, fu prima collaboratore di Monsignor Aurelio Marena nell’Ufficio di Curia per l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle Scuole Statali, nei primi tempi dall’applicazione delle disposizioni concordatarie del 1929, e  successivamente il Marena fu eletto Vescovo di Ruvo-Bitonto, e Don Alfredo lo sostituì nell’insegnamento della Religione Cattolica nell’Istituto interno Vittorio Emanuele in Piazza Dante. Per esplicito desiderio del Cardinal Ascalesi fu nominato Cappellano di lavoro presso l’azienda di trasporto ATAN assieme a Mons. M. Capano fin dal 1945. Seguì gli operai e le proprie famiglie continuamente, conducendole amorevolmente a Dio soprattutto per i precetti cristiani; fu promotore di momenti di spensieratezza e di svago sano e salutare. 

I genitori di don Menna
La sua giovialità e disponibilità lo portarono anche ad essere, per diversi anni, Delegato Diocesano di zona di Azione Cattolica per i rami femminili della Diocesi napoletana. Ma la pupilla dei suoi occhi fu indubbiamente la Cappella del Carmine, fu in Via Ritiro per più di 40 anni, Da Rettore profuse amore ed interesse per la cultura e la scienza, soprattutto verso gli orfani. Spesso incontrava il Venerabile Monsignor Raffaello Delle Nocche, oriundo di Marano, Vescovo di Tricarico (Mt) e Fondatore delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico. Per diversi anni a questa Congregazione fu affidato il Ritiro del Carmine con le opere annesse. Don Alfredo fu per le Discepole faro sicuro e luminoso, seguì amorevolmente la Congregazione, le cui Religiose beneficarono molto della sua opera e carità. Istituì la borsa di studio per i seminaristi, che volle annoverarla nelle sue volontà testamentarie, questa fu soprattutto rivolta agli aspiranti al sacerdozio delle terre di Missioni. Con la Benedizione del Cardinal Corrado Ursi, fu fondatore della Parrocchia dei S.S. Alfonso e Luigi e primo Parroco nell’agosto del 1975. Più volte venne additato come il Santo Curato D’Ars, uomo di preghiera e ascesi, confondendosi tra e per la gente, facendosi tutto a tutti; indicando Maria, Madre del Buon Coniglio ed il Sacro Cuore, come fine ultimo del nostro vivere. Per circa 40 anni fu Professore di Religione presso l’Istituto Alessandro Volta di Napoli al Centro Direzionale, la pergamena ricordo che gli fu donata dal Dirigente Scolastico, come segno di riconoscenza per gli anni di insegnamento, cosi recita: Al Sacerdote Professor Alfredo Menna, che per lunghi decenni insegnò Religione, con amore e paterna benevolenza, elevando la mente ed il cuore di tanti giovani, alle più alte vette della fede, con infinita gratitudine, Napoli 25 Febbraio 1976. Il Cardinale Michele Giordano volle elevarlo alla dignità di Canonico e Monsignore, a sua insaputa, e mai si fregiò di questo titolo onorifico che accettò con sentimenti di ubbidienza e sottomissione. Collaborò con amore e generosità con i diversi Cardinali di Napoli: ricordiamo Monsignor Ascalesi, Mimmi, Cataldo, Ursi e Giordano. Fu amico fedele di Monsignor Miuller, successivamente eletto Vescovo di Gallipoli-Nardò, e Monsignor Orlando Pasquale, quest’ultimo letterato e storico della Diocesi di Napoli natio di Marano di Napoli. Monsignor Pasquale Orlando così lo definì nel discorso che tenne al trigesimo di Monsignor Menna nella Parrocchia di S.S. Alfonso e Luigi nel 2000: Fu amico sincero, con profonda fraternità sacerdotale, in una meditazione perenne nell’amore di Dio, al quale e tornato per l’eternità di contemplazione dove il gioir s’insempra. Monsignor Alfredo si addormentò nel Signore, assistito da tutti i conforti religiosi e circondato dall’affetto e dalle premure dei suoi nipoti il primo aprile, nel Grande Giubileo del 2000. Fu tumulato nella Cappella Gentilizia che fece costruire nel Cimitero di Mugnano, dove attende la Resurrezione insieme a tutti i fedeli.

Atto di nascita 


Un giovane don Alfredo insieme con
 la prima Madre Superiora
Maria Rosaria Fornari
del Ritiro del Carmine
.


testo del prof. Antonino Granata

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