domenica 13 agosto 2023

Grazie a lui che amo la scrittura

Il 17 agosto ricorre l'ottavo anno della sua morte

"Voi non siete un professore che aspetta la fine del mese". Questa fu la frase coniata da un alunno del professore Antonio Marino durante le prove di una rappresentazione teatrale, una delle tante che realizzò con gli alunni della "Cirino" di Via Murelle. Era febbraio del 2014 quando in una giornata assolata mi si gelò il cuore. Incontrai Antonio in fila davanti a un bancomat a Calvizzano. Dimagrito da far spavento, un pallore e una tristezza su quel volto solitamente luminoso e sorridente. Lui non mi disse niente, restò sulle sue. Capii, però, che c'era qualcosa che non andava giacché era alquanto palese. Mi presentai a casa sua e direttamente da lui seppi che era gravemente malato. Lottò con tutto l'ardore che ancora gli restava, ma il 17 agosto del 2015 si spense in una stanza dell'Ospedale Cardarelli. Nei mesi successivi, il pensiero che lui non ci fosse più mi tormentava, uno come lui che aveva dato tanto alla scuola e soprattutto a noi suoi alunni, non poteva essere dimenticato facilmente o dimenticato del tutto. Dovevo fare qualcosa. E fu così che mi venne l'idea di proporre al Dirigente Scolastico, professoressa Carolina Tafuri, attraverso la mia cara amica e professoressa Angela De Magistris, di intitolare, alla memoria di Antonio, la biblioteca dell'Istituto. La proposta fu accolta e a dicembre del 2016 ci fu la manifestazione inaugurale. Alla cerimonia presero parte la moglie Marina e la figlia Laura, nonché le autorità cittadine. Sono ormai trascorsi otto anni dalla sua dipartita e ogni volta che scrivo qualcosa ho voglia di correre a casa sua per farglielo leggere e correggere come accadeva prima che la malattia ce lo portasse via. Quante chiacchierate ho fatto con lui ritornando ai giorni della scuola. Lo immagino sempre lì a casa sua a sfogliare i miei manoscritti, a darmi consigli e a richiamarmi con serietà e amore paterno, perché noi tutti suoi alunni siamo stati per lui anche dei figli. Ti voglio bene Prof, non ti dimenticherò mai!

(Il caro professore durante una marcia per la pace tenuta a Mugnano nel 2006. Clicca sulla foto per ingrandirla)

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