Agli
inizi del ’900 il trasporto pubblico nel nostro territorio era assicurato
dall’Ippovia, sostituita poi dai tram elettrici, e dai pochi vetturini che con
le loro carrozzelle o calessi davano facoltà, a chi se lo poteva permettere, di
servirsene. L’uso di tale mezzo, per i ceti meno abbienti, era ristretto alle
occasioni particolari come matrimoni, battesimi o per recarsi con urgenza in
città. Nel primo decennio del ‘900 Mugnano contava un folto numero di vetturini,
i quali risultano essere i seguenti: Giaccio Giuseppe, Iacolare Sabatino, Cipolletta
Domenico, Attanasio Antonio, Giaccio Biagio, Mangione Francesco, Di Bernardo Giovanni, Iacolare Pasquale, Giaccio
Pasquale e Schiattarella Francesco. Il principale luogo di stazionamento era
senz’altro la piazza principale dove però veniva fatto divieto di svolgere attività
di lavaggio dei cavalli e tantomeno le riparazioni alle vetture. L’Amministrazione
comunale mugnanese era sovente fare uso di tale servizio, poiché non vi era soluzione
diversa. I costi del noleggio dipendevano dal percorso, come si evince da
diverse delibere comunali. Infatti, con verbale n°62 si liquida, con lire 2.25,
il cocchiere Giaccio Giuseppe per trasporto, all’Ospedale degli Incurabili, del
signor Natale Renella, povero e gravemente ammalato. Con delibera n°63, invece,
si saldano lire tre al vetturino Iacolare Sabatino per aver trasportato
all’Ospedale Cotugno il giovane Vallefuoco Loreto affetto da Erisipela (patologia
contagiosa e infettiva dovuta ad infezione di ferite). Con la stessa si
liquida, sempre con lire tre, il cocchiere Cipolletta Domenico per essersi
recato a Napoli presso la
Regia Prefettura a prelevare due casse di bottiglie di
sublimato per le disinfezioni; e ancora lire tre al vetturino Attanasio Antonio
per aver accompagnato presso l’Ospedale Cotugno il piccolo Cipolletta Luigi
affetto da Vaiolo. Capitava spesso che il Comune si faceva carico di tali spese,
in quanto i malcapitati risultavano poveri e quindi non in grado di pagarsi il
trasporto. Con delibera 64 del 1901 si pagarono i vetturini Giaccio Biagio e
Iacolare Pasquale per aver accompagnato una delegazione della Giunta comunale a
Casoria per il benvenuto del nuovo Sotto-Prefetto; in quanto codesta cittadina
era capoluogo di circondario e sede della sottoprefettura del primo distretto,
a cui apparteneva, per l’appunto, il Comune di Mugnano. Quindi capitava spesso
che i nostri vetturini ci si recavano per la consegna di documenti
amministrativi per conto del Comune. Come per la consegna, ad esempio, delle
liste di leva avvenuta il 1 luglio del 1901 da parte del Segretario comunale
Giuseppe Petroli recatosi con il nolo della vettura di Di Bernardo Giovanni per
lire quattro. Lire 2.50, invece, furono date al vetturino Mangione Francesco
per aver accompagnato il Sindaco e parte della Giunta nella contrada detta Madonna delle Grazie per assistere alla perizia per
il risarcimento danni, arrecati dal declivio delle acque, richiesto dai germani
Ruggiero di Napoli. In seguito ad una rissa un tal Vincenzo Del Core fu gravemente
ferito, al che il farmacista Giannetti Luigi, avendolo visitato, ritenne necessario
il ricovero presso il nosocomio dei Pellegrini. Il trasferimento avvenne a
tarda sera ed il vetturino di turno, Schiattarella Francesco, pattuì con il
comune un compenso di quattro lire. Capitò pure, all’insaputa degli stessi vetturini,
di prendere parte ad avvenimenti epocali; come per un tal Cipolletta Domenico,
il quale nel 1908, nel mese di dicembre, trasportò presso Villa Vulpes il
Sindaco ed il Segretario comunale di Mugnano per la stipula del contratto di
abbonamento con il concessionario dell’illuminazione elettrica signor Ludovico
Chianese. Per il trasporto di merci o materiali vi era l’altra categoria,
ovvero quella dei carrettieri e di quel periodo si ricordano un certo Alfonso
Mangiapili e Cipolletta Domenico i quali, su richiesta dell’amministrazione
comunale mugnanese, trasportarono i materiali di risulta delle cunette durante
i lavori per la costruzione della strada per Calvizzano. Con l’incalzante
rivoluzione industriale degli anni cinquanta molte carrozzelle lasciarono il
posto alle moderne automobili e ovviamente agli autobus pubblici.
(Sopra: foto anni 50, Biagio Imperatore. Clicca per ingrandirla)
testi di Carmine Cecere
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