venerdì 19 maggio 2023

Mugnano, dal rock al pop e al neomelodico

Negli anni 60-70 i capelloni nostrani, travolti dal grande ciclone musicale anglo-americano e dal movimento dei “figli dei fiori”, si armarono di chitarre dando vita a del buon rock italiano e facendo da colonna sonora alla contestazione giovanile. Negli scantinati di molte case del nostro territorio era tutto un fermento di nascenti formazioni musicali. I ragazzi con i pantaloni a zampa d’elefante, devoti dei vari Dylan, Hendrix, degli Eagles e tanti altri, figli di un mondo che partoriva solo guerre, intrapresero la loro rivoluzione lanciando non più bombe ma note, note di rabbia e di libertà. I complessi, allora così si chiamavano, con la cosiddetta musica americana post-bellica, allietavano le tante feste fatte nei cortili dei palazzi e tanti erano i “molleggiati” che danzavano a ritmo di rock’n roll. I nomi dei gruppi erano molteplici, alcuni di chiara matrice italiana, altri americanizzati, taluni senza alcun senso. I musicisti, quasi sempre tutti autodidatti, erano suonatori a “orecchio” e gli spartiti erano un optional. Le canzoni si imparavano ascoltando la radio o al bar con il juke-box. Gli scantinati, in quel periodo, divennero il ritrovo di tanti ragazzi, per molti fu il dopolavoro. Non tutti erano studenti, molti lavoravano: chi presso fabbrichette, chi era apprendista meccanico, chi tornitore e chi bracciante agricolo. Molti di questi gruppi, dalla contestazione giovanile, passarono a fare matrimoni, battesimi e alcuni le tradizionali feste di piazza. Come per i bravissimi "I Guerrieri", il cui gruppo mugnanese era compost da Peppe Limongelli, Mimmo Liccardo, Girolamo Maione, Alfonso e Peppe Mangiapili. Con l'avvento della Pop Disco dei Bee Gees, la cui musica stravolse gli anni settanta, a Mugnano prese vita "La Strana Sensazione" capitanata da Carletto Calace, il cui papà aveva un negozio di tappezziere in Via Napoli a fianco la pasticceria Zanella. L'intero repertorio del gruppo era totalmente composto dai brani del film “La febbre del sabato sera” del 1977, film diventato un “cult”. Incisero anche due inediti "Sei un Angelo" e "La nostra primavera". Per il repertorio napoletano si annovera il compaesano Enzo Moretti, il quale aveva un negozio di frutta e ortaggi in Piazza Municipio, accanto all'antico chiosco di bibite, anche egli con la passione della musica ma soprattutto della canzone napoletana, incise un 45 giri con un brano dedicato al Napoli dal titolo "O Napule è 'nu Lione",  purtroppo gli azzurri a poche giornate dalla fine del campionato mancarono la conquista dello scudetto, perdendo contro l'acerrima nemica Juventus.


Sopra: il 45 giri de La Strana Sensazione e 
sotto quando tennero il concerto durante
le festività del Sacro Cuore. A seguire
il disco di Enzo Moretti.

 
testi di Carmine Cecere 

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