mercoledì 1 marzo 2023

Napoli Nord e i suoi cultori di storie patrie

La passione per la ricerca storica del luogo natio è sempre stata determinante per quanti, mossi dal desiderio di conoscere le proprie radici, si trasformano in “topi di biblioteca” o in tanti Indiana Jones a caccia di reperti interessanti. Spesso, in passato, tale compito era assunto dai sacerdoti, considerato il grado d’istruzione e spinti, soprattutto, dal materiale in seno ai loro archivi parrocchiali. Infatti, sono molti i sacerdoti che in passato hanno svolto laboriose ricerche regalandoci notizie e documenti di inestimabile valore storico, di cui il territorio di Napoli nord serbava e serba nello scrigno del tempo. Uno dei più titolati fu certamente il canonico Gioacchino Taglialatela, nato nella Giugliano del 1894; di cui si narra essere stato cultore di memorie patrie e ricercatore scrupoloso e di aver dato alle stampe diverse pubblicazioni. Lo stesso accompagnò Benedetto Croce nella visita presso il mausoleo del Ciaurro in Marano. Di pari notorietà è senz’altro Agostino Basile, nato a Giugliano nel 1741 e morto a Napoli nel 1805, il quale pubblicò “Memorie istoriche della Terra di Giugliano ” ed un catalogo delle famiglie della Giugliano settecentesca. Scomparso nel 2001, Monsignor Francesco Riccitiello è sicuramente uno dei più produttivi in materia di ricerca storica locale giuglianese, i cui lavori sono i seguenti: “Giugliano, Patria di Giambattista Basile ”, “Il Cristianesimo a Liternum ”, “Appunti storici su Giugliano ” e la biografia “Agostino Maria De Carlo ”. Non ultimo Pasquale Stanzione, nato a Giugliano nel 1928, i cui lavori editoriali sono: “La Pittura ed i pittori a Giugliano dal 1400 ad oggi ” ed “Il letterato preteso da troppe patrie: Giambattista Basile ”. Il contemporaneo cultore locale, nonché giornalista Emmanuele Coppola ha arricchito il patrimonio culturale giuglianese con delle preziose perle letterarie, ovvero: “Giovanbattista Basile nacque a Giugliano nel 1566 ”; Testimonianze ed eventi a Giugliano dall’8 settembre al 5 ottobre 1943 ”; Caduti per la nostra unica bandiera. Gli eroi militari di Giugliano nella guerra del 1940-1945 , pubblicato nel 1997 dal Centro Studi Alberto Taglialatela; segue poi “Giugliano anni ‘50 ” edito da Edizioni Escuela e ancora “Civiltà contadina a Giugliano ” edizione Abbìabbè 2006. Nel panorama culturale calvizzanese si annoverano, invece, il Notaio Marco Antonio Syrleto, il quale, nel lontano 1663, di proprio pugno redigeva un’approssimativa “Storia di Calvizzano”. Il sacerdote professor Raffaele Galiero, appassionato di archeologia, nel 1930 dà alle stampe “Calvizzano ”, prestigioso lavoro di ricerca storica nella quale sono posti in risalto i reperti archeologici rinvenuti sul territorio calvizzanese; e nel 1972 dedica ai suoi alunni un nuovo saggio con il titolo “Il mio paese ”. Di pari rinomanza fu Giacomo Di Maria, professore e sacerdote, studioso, nonché divulgatore di storia locale. Pubblicò oltre venti saggi ed ebbe numerosi riconoscimenti tra cui il conferimento del titolo “Doctor honoris causa”. Possiamo asserire senza ombra di dubbio che il primo storico di Mugnano è Francesco Gargiulo, sacerdote e professore di lettere, il quale, nel 1982, diede alle stampe “Mugnano di Napoli fra storia e tradizioni ”edito da Ferraro. Altro illustre cultore di storia locale mugnanese è Giuseppe Capasso, che nel 1990 arricchì lo scarno patrimonio storiografico locale con “Mugnano e Carpignano, la storia attraverso i documenti ”. Prestigioso è anche il lavoro del professor Davide Fabris il quale, nel 2000, diede alle stampe il saggio “Lungo il Torricello, un mausoleo di età romana in Mugnano di Napoli ”. Del Sacro Cuore ha scritto Rosa Liccardo: “La fiaccola sul moggio ”, nel cui volume l’autrice ripercorre la vita e le opere di Suor Maria Pia Brando, fondatrice dell’Istituto Sacro Cuore di Gesù di Mugnano, opera pubblicata nel 2005. Di certo il patrimonio storiografico di Marano è il più ricco grazie al prezioso contributo del compianto Peppe Barleri Biondi (foto in alto), il quale diede alle stampe numerosi lavori ricchi di dettagli e di documenti di inestimabile valore. Nel 1986, il giornalista Enzo Savinelli ci deliziò con il suo “Marano, storia, tradizioni e immagini” edito da Nuove Edizioni. A seguire, nel 1993, Mons. Pasquale Orlando pubblica "Marano di Napoli, vita socio-economica-religiosa" edito da Veccia. Nel 1902, Villaricca, già possedeva un’opera storiografica dal titolo “Paniscoculi, notiziole paesane e appunti sul Regno delle Due Sicilie”; e nel 1909, il sacerdote Luigi Somma omaggiava la cittadinanza pubblicando: “Il Comune di Villaricca e la sua scuola elementare (1782-1909)”. Infine nel 1984, Nico Pirozzi e Rosario Scarpato firmavano uno degli ultimi lavori storiografici della cittadina, ovvero “Panicocolo, storia, tradizioni e immagini di Villaricca”. Melito, invece, si pregia del contributo di Antonio Jossa Fasano, il quale, nel 1978, diede alle stampe “Melito nella storia di Napoli”. Uguale plauso va a Giovanni Sabbatino che nel 1986 pubblica la monografia “Ipotesi storico-urbanistiche sull'origine e sullo sviluppo della città di Qualiano ”. Senza tralasciare il lavoro di Alfonso Morgera "Gaudianum" edito da Abbìabbè nel 2005; poi ancora "Qualiano, scrigni e memorie " di Alfonso e Davide Morgera, edito da Gaudianum Edizioni nel 2011. Giovanni Sabatino con "Aspetti territoriali e testimonianze storico architettoniche dell'area giuglianese". edizioni Abbìabbè 2005. E le tante pubblicazioni di carattere sportivo di Paolo Buonanno di cui ricordiamo "Giugliano e il Calcio" edito da Abbìabbè nel 2017. Senza dimenticare il piscinolese Salvatore Fioretto con i suoi due capolavori: "Piscinola, la terra del Salvatore" The Boopen Editore del 2011 e "C'era una volta... la Piedimonte" pubblicato nel 2014; e per concludere il mio "1915-2015, Centenario della Grande Guerra" dedicato ai caduti di Mugnano della prima guerra mondiale, pubblicato nel 2015.

Il sac. Prof. Raffaele Galiero
Durante una delle sue escursioni
Tenuta a Calvizzano. Foto del Cav. 
Felice Genta, 1930. Ottavo anno 
Dell'era fascista. Così come si evince
Dalla foto.

testo di Carmine Cecere

1 commento:

  1. Grazie Carmine per avermi inserito in questo lungo elenco che vede i nomi di grandi storici e scrittori saggisti del territorio di ogni tempo, questo mi riempie di orgoglio e di soddisfazione, nel contempo mi fa anche avvertire una certa responsabilità, che mi porta a continuare l'impegno e il lavoro profuso per la ricerca storica, con altre pubblicazioni, sempre per rendere onore alla storia del mio quartiere: Piscinola e dell'intero territorio dell'Area Nord di Napoli. Ancora grazie.

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